martedì 22 gennaio 2008

Merendine "Frutta Snack" nelle scuole

Alla fiera SapEur di Forlì tenutasi Domenica 20 Gennaio, abbiamo potuto finalmente vedere una di queste fantomatiche macchinette "Frutta Snack". L'idea é frutto di un progetto sperimentale già in opera da qualche anno rivolto agli studenti di alcune scuole superiori che mira alla incentivazione del consumo di frutta e altri prodotti freschi in sostituzione delle "abominevoli" merendine confezionate, tanto bistrattate per il loro scarso valore nutritivo. Dato che da noi la frutta non manca di certo, è positivo che si cerchi fin negli istituti scolastici di convincere i ragazzi a consumare qualcosa che sicuramente è più sano e naturale rispetto ai prodotti chimici, colpevoli di cattive abitudini alimentari e additati come principale causa di obesità nei bambini.

E' purtroppo assai probabile che la "lobby" delle macchinette posizionate in posti strategici (scuole, ospedali, bar, luoghi pubblici) non vedrà di buon occhio questa iniziativa, vista come una forma di concorrenza sleale. Se dal punto di vista nutrizionale può dare sicuramente alcuni vantaggi, questa iniziativa si preannuncia però come fonte di notevoli perplessità dal punto di vista ambientale, per lo meno non offre sulla carta nessun miglioramento rispetto alle macchinette che servono altre tipologie di prodotto. Basta ingrandire la foto per verificare come le porzioni monodose contengano quasi più plastica per imballaggi che prodotto. Le vaschette di frutta sono impcchettate due volte, per contenere l'immancabile forchettina rigorosamente di plastica, gli altri prodotti sono comunque di tipo industriale, come i succhi di frutta e gli yoghurt. I poliaccoppiati tipo tetrapack sono di utilizzo estensivo per il contenimento dei liquidi.

Inoltre, queste macchine necessitano di un impianto di refrigerazione per mantenere l'integrità del prodotto tale da consumare molta energia elettrica. Sono poi pesantemente illuminate, per rendere accattivante il prodotto. Insomma, ne più ne meno che le macchine che distribuiscono pastarine e prodotti analoghi. Concludendo, non è tutto oro quello che luccica.

Quando andavo a scuola io, avevo il mio bel sacchettino di carta con dentro la frutta, un coltellino (riusabile) per sbucciarla, un panino avvolto nella carta stagnola (se c'era il tonno) oppure nella carta da rotoli. Mai mi sarei sognato di scartare la merenda e buttare nel bidone qualcosa, rimettevo tutto diligentemente nel sacchetto e riportavo il tutto a casa nella cartellina, a casa i tovaglioli ancora buoni si riusavano, così come anche i panini o le mele non mangiate.

Ben venga incentivare il consumo di frutta nelle scuole, non pensiamo però che basti una macchinetta a gettone, serve soprattutto un approccio culturale diverso alla sostenibilità, basato sulla sobrietà e sulla riscoperta delle cose semplici, approccio che ai miei tempi era comune e che ora praticamente è scomparso.

1 commento:

  1. Quanto dici è sacrosanto ma quì ci si deve interrogare in qualità di genitori.
    Mi spiace ma siamo proprio noi che manchiamo proprio perchè non siamo capaci di accordarci nemmeno tra noi.
    Spesso vado a mangiare con i miei figli che frequentano le elementari ed anche a vedere i distributori di merendine presenti alle medie di Meldola (mio paese):
    Alle elementari i bambini arrivano a ora di pranzo (12:30) che NON hanno fame perchè si sono divorati delle merende ipercaloriche alle 10:30 e così gran parte di quanto costituisce un poasto bilanciato finisce nel bidone dell'immondizia (anche se differenziato nel rifiuto organico);
    Aòòe medie fino ad anno scorso c'erano due distributori, quello di merendine normali ed uno di quelli di Frutta snak ... ebbene inutile dire che quello di frutta snak non necessitava di continue integrazioni da consumo ma solo da deperimento della merce fino ad arrivare ad essere tolto. All'inizio di quest'anno scolastico grazie anche alla sensibilità del direttore abbiamo (comitato mensa) fatto togliere l'altro distributore e mettere solo quello di frutta snak con anche qualche snak bio e le cose sono (per forza) migliorate ma alcuni genitori si sono comunque lamentati.

    Purtroppo è un dato di fatto che in comitato mensa alle medie non venga più nessun genitore delle medie (quest'anno una storica membra che ha il figlio alle medie finalmente c'è..) perchè diventando grandi i bambini noi genitori ce ne freghiamo in toto di cosa mangiano e così ... obesità a go go e Mac Donalds per concludere in bellezza.

    Ci vuole molto a organizzare un paio di giorni la settimana in cui a merenda IMPORRE la frutta da casa a tutti i bambini-ragazzi legando la cosa ad un concorso per dargli un premio (ormai senza premio non scodinzola più nemmeno il cane...!!!) in modo da mantenere "abituati" i nostri figli? e magari controllare in quel giorno se i bambini mangiano maggiormente il pasto a mensa ... forse ci sarebbero sorprese!!!

    Forza genitori, la scuola istruisce solo se noi non deleghiamo completamente le nostre funzioni appunto di ... genitori!!!!

    Saluti radiosi

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