Ritorna la Gabanelli con Report - Terra Bruciata

In Campania ci sono 2.551 siti potenzialmente contaminati, il doppio della Lombardia che ne ha 1.300, la maggior parte sono concentrati tra le province di Napoli e Caserta, nella piana campana, dove le falde acquifere, sia quella superficiale che quella profonda, sono inquinate da sversamenti di liquidi pericolosi e cancerogeni. I comuni coinvolti sono 80, sui terreni agricoli sono stati spalmati i fanghi industriali venduti come compost.
Prendere gli amministratori campani (e i tanti imprenditori che lucrano col le ecomafie) a calci nel culo potrebbe anche essere liberatorio, ma i rifiuti tossici industriali rimarrebbero là. Le centinaia di persone stipendiate con logica clientelare, anziché bonificare, continueranno a tosare l'erba, permettendo alle ditte in appalto di chiedere addirittura il risarcimento danni perché non sono state messe in grado di lavorare. I contadini rimarrebbero inconsapevoli ed omertosi di fronte alle discariche di rifiuti tossici sui bordi dei loro terreni, e continuerebbero a vendere i loro prodotti sulle tavole d'italia. I vigili ambientali zelanti continuerebbero ad essere trasferiti perchè il loro zelo da fastidio. I pastori continuerebbero a morire degli stessi mali che uccidono le loro pecore. Verrebbe voglia di trasferire tutti gli abitanti e tumulare l'intera zona di Acerra, trasferiteci pure tutti gli inceneritori d'Italia, tanto peggio di così...
Insomma, se vi capita di volervi fare del male, andate a vedere la replica in TV su Sky, oppure aspettate la replica in streaming sul sito della Rai. Fatelo, almeno potrò condividere il magone con voi, specialmente quando andrete in cabina elettorale per votare Veltrusconi, mentre la fuori c'è un mondo da riciclare.
Intervista ad Alex Zanotelli sul disastro campano
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