martedì 25 marzo 2008

Il trasporto delle merci, cerchiamo di capirci qualcosa

Un camion tir per muoversi costa, ad un’azienda italiana, in media 1 euro e 30 centesimi al km. Il dato (Fonte: Trasportale) è riferito ad un veicolo di 5 assi con rimorchio con una vita media di 6 anni e una percorrenza media di circa 100 mila km/anno su territorio nazionale. In questo € 1,30 si comprende un po’ tutto, il costo di ammortamento del trattore e del semirimorchio, il costo dell’autista (oltre 45.000 euro l’anno), il costo dei pneumatici (quasi 10.000 euro), i costi di assicurazione base (RCA e Incendio e furto che variano moltissimo da città a città e che crescono man mano che si scende da nord a sud), i costi di manutenzione di un autoarticolato che tra ricambi, manodopera e lubrificanti pesa su un’azienda per oltre 8.000 euro, il costo della tassa di possesso, i pedaggi autostradali (stimati in circa 10.000 euro l’anno) e infine il costo del carburante, la voce che più oscilla all’insù ovviamente con i quasi 30.000 euro l’anno.

Vale la pena di fare girare tutti questi camion, con i rincari di carburante in atto, per trasportare la merce che compriamo nei negozi ? Facciamo due calcoli:

Un camion tir moderno di taglia media trasporta all'incirca 10 tonnellate.

Consideriamo un consumo medio di 3Km/litro di gasolio, sono 10 tonnellate trasportate per 3Km impiegando un litro, equivalenti a 30 tonn/km per litro.

Mettiamo pure che il gasolio per autotrazione costi, esageriamo, 1,5€/L. Trasportare 30 tonn per un km costa quindi circa 1,5€, usando esattamente un litro di carburante.

Una tonnellata trasportata (1000Kg) costerà pertanto circa 1,5/30 = 50 cent al Km.

Prendiamo allora una bottiglia di ketchup, e trasportiamola da Parigi a Roma (Circa 1500Km), supponiamo che il barattolo pesi circa 100gr circa. In una tonnellata di carico ci stanno circa 10.000 barattoli di ketchup, che a 0,05€/km, per 1500Km, fa grossomodo 0.0,5*1500/10000 = 0.0075 € al barattolo.

Massì, arrotondiamo ancora per eccesso, rimaniamo comunque su 1 cent al barattolo per portarlo da Parigi a Roma.

Adesso capite perché consumiamo combustibili a ritmo così forsennato e sembra non importi niente a nessuno ? Quel cent in più, vi ha permesso di avere un barattolo di ketchup magari sfornato da una industria cecoslovacca, la quale produce lo stesso barattolo alla metà del prezzo che un produttore nostrano si potrebbe permettere. Ciò genera un business pazzesco, con conseguente invasione nelle nostre tavole di merci provenienti dagli angoli più disparati della galassia conosciuta!

Se questi sono i fatti, l'idea di chi dice che per scongiurare il disastro dell'esaurimento delle risorse occorre rifornirsi esclusivamente con prodotti locali che nascono e crescono dalle nostre parti, rimane semplicemente risibile, per appena qualche centesimo in più posso farle arrivare da tutto il mondo! Con buona pace di chi crede nel carattere etico dei GAS.

Supponi infatti che per ottenere lo stesso bene tu debba prendere la tua auto e fare 10 Km per andare alla fattoria in periferia a rifornirti, consumeresti un mezzo litro di carburante, che diviso sui prodotti che hai portato a casa potrebbe risultare non qualche frazione di centesimo ma decine di centesimi. La tua efficienza di trasporto può essere fino a 100 volte inferiore, se viaggi solo per pochi prodotti e non per intere tonnellate di merce, pertanto avresti fatto meglio ad andare a piedi o in bici al mega-ipermercato sotto casa e comprare la stessa cosa, avendo consumato molto ma molto meno carburante, e magari era comunque un prodotto bio.

L'energia è troppo conveniente, così tanto conveniente che l'impatto ambientale di prendere un barattolo di ketchup (o di yogurt fa lo stesso) e fargli fare il giro del pianeta per arrivare fino a casa tua non vale la spesa del km in più che potresti percorrere per andare a comprarlo dove sai che è più buono, a pochi km di distanza.

Considera poi che per parecchi generi alimentari che necessitano di cottura, l'energia che serve per cucinarli è di un ordine di grandezza superiore a quella richiesta per portarteli dal produttore fino al supermercato sotto casa.

Pertanto, in un futuro dove il prezzo dell'energia per la mobilità individuale diventerà insostenibile, piuttosto che rinunciare ad avere un frutto fuori stagione, l'impatto si ridurrebbe assai di più semplicemente andando a vivere vicino ad un ipermercato.

Supponiamo che il costo del barile quadruplichi, certamente ogni merce di scarso peso unitario aumenterebbe di qualche centesimo di euro. Davvero un aumento spaventoso...

Sembra un paradosso, ma davvero l'energia straconveniente (che abbiamo anche tuttora con i famigerati 100$ al barile) porta a questi nefasti e paradossali effetti, tutti piangono ma nulla cambia, e si finisce per consumare sempre di più per ribadire il nostro effimero benessere.

Ma c'è il rovescio della medaglia, qualcosa che non abbiamo considerato, tutto cambia se introduciamo nel computo tutta una serie di costi occulti.

Quel barattolo di ketchup, contiene molta meno energia di quella che è stata necessaria per realizzarlo, abbiamo una economia (soprattutto quella agricola) completamente schiava del petrolio, se è vero che il trasporto dello stesso non avrà grosse incidenze sul costo, lo stesso non si può dire della coltivazione di pomodoro che necessita di fertilizzanti chimici e di trattamenti intensivi, gran parte dei quali derivati dal petrolio, così come anche la bottiglia di plastica per contenerlo, gli imballaggi, etc.etc., tutte cose in carbonio che tra l'altro incrementano l'effetto serra se bruciate.

Se continuiamo così, finiremo arrostiti per eccesso di gas serra ed il clima potrebbe diventare devastante ed incompatibile con la vita, i ghiacciai sciogliersi ed avere una crisi mondiale idrica. L'arrivo del picco del petrolio non cambierà il nostro stile di vita occidentale, ma creerà certamente più divario fra chi potrà continuare a permetterselo e chi no... avete presente la sensazione di impoverimento del ceto medio ? Ed avete presente quanti SUV circolano ancora in giro pur con i rincari di carburante ? Chi è ricco lo diventa di più, per pararsi il culo dalla crisi, chi è povero lo diventa sempre di più, perché rinuncerà al superfluo sempre più a malincuore.

In conclusione, fate pure i vostri calcoli, non comprate localmente perché costa meno o inquina meno ma solo ed esclusivamente per motivi etici, poi però andate al negozio a piedi o in bicicletta, mi raccomando! Se devastare l'ambiente alla fin fine costa poco, ciò non è di per se un buon motivo per farlo. E rifiutate con sdegno chi vi vende più imballaggi di prodotto, mi raccomando!

2 commenti:

  1. complimenti, ottimo articolo, grazie

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  2. Ottimo articolo, Maranz. Comunque tieni anche conto che il petrolio non serve solo per i carburanti. Voglio vedere quanto gli costerà il prossimo cambio di gomme!

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