martedì 13 maggio 2008

Puntata di EXIT sugli inceneritori


Quando ci si impegna, fare del buon giornalismo di inchiesta è possibile. La settimana scorsa (5 maggio) è apparsa su LA7 una puntata del format EXIT dedicata integralmente agli inceneritori e ai problemi della gestione dei rifiuti. Ilaria d'Amico mi ha davvero stupito, abituati come siamo a vedere in TV presentatori zerbino, completamente supini ed asserviti, attenti a non infastidire gli ospiti potenti. Vedere qualcuno che non solo fa domande (cosa inaudita), ma sembra addirittura prendere posizione nel dibattito, mi riempie di tenerezza.

Poi, i personaggi erano quello che sono... l'On. Altero Matteoli membro Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti (noto inceneritorista), l'On. Ermete Realacci Presidente onorario Lega Ambiente e responsabile comunicazione del Partito Democratico (altro noto inceneritorista), Walter Ganapini Assessore all'Ambiente Regione Campania, l'On. Tommaso Sodano Presidente Commissione Ambiente, il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, Daniele Fortini, amministratore delegato dell'A.S.I.A. (Azienda Servizi Igiene Ambientale) che si occupa della pulizia di Napoli, il dott. Federico Valerio Direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale all’Istituto Tumori di Genova, vari assessori e sindaci di comuni minori, ed infine... Raffaella Pirini e Cinzia Pasi dell'associazione clan-destino di Forlì (che purtroppo non hanno avuto parola).

L'inchiesta racconta come vengono smaltiti i rifiuti su tutto il territorio nazionale. In Italia, infatti, sembra che la soluzione definitiva per gestire il ciclo dei rifiuti sia la costruzione di nuovi termovalorizzatori, una sorta di "male necessario" al quale non si può non ricorrere. Come funzionano questi impianti, difesi sia dalla maggioranza che dall'opposizione? Che impatto hanno sul territorio, ma soprattutto: fanno male ai cittadini che ci abitano vicino oppure no? E poi: è proprio vero che si tratta di un "male necessario"? Non esistono alternative? Divisi tra chi sostiene che non c'è niente di male a fare business con i termovalorizzatori e le opinioni di chi vorrebbe fare della raccolta differenziata una vera alternativa, politici e scienziati si confrontano con le conclusioni dell'inchiesta e discutono con esponenti della società civile e dell'imprenditoria contrari alla gestione attuale del ciclo dei rifiuti.

Al solito, se ne esce con LegaAmbiente che è la più lontana di tutte dalle posizioni ambientaliste (è grazie a lei che è stato voluto l'inceneritore di Brescia), mentre Patrizia Gentilini intervistata da LA7 presenta il caso della ragazza di Forlì (residente vicino all'inceneritore) che ha visto suo figlio di una decina di anni ammalarsi di tumore alla prostata. Sarà un caso ?

Aggiornamento: Ci tengo a segnalare l'ottimo articolo di Stefano Montanari tratto dal suo blog sulla puntata di EXIT.

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