Ridurre le emissioni entro il 2050, cioè mai
Ridurre della metà le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. Lo hanno affermato i ministri dell'Ambiente del G8 riuniti a Kobe, in Giappone, ribadendo che sono proprio i paesi industrializzati a doversi impegnare in prima linea nella lotta contro il riscaldamento climatico. L'annuncio dei dirigenti dei principali paesi sviluppati (per l'Italia presente il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo) non ha al contrario fissato obiettivi di riduzione per il 2020. La dichiarazione, diretta a preparare il terreno per il vertice del G8 in luglio in Giappone, precisa anche che è responsabilità dei paesi ricchi di dare l'esempio in termini di diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Il testo tuttavia menziona solo indirettamente la raccomandazione della comunità scientifica di una riduzione dal 25% al 40% delle emissioni entro il 2020, sottolineando semplicemente che "la necessità di obiettivi intermedi efficaci come ribadito dal Giec (gruppo d' esperti intergovernativo sull'evoluzione del clima dell'Onu) è stata espressa".
fonte: APCom
Il riassunto è questo: "ridurre le imissioni ? Ci penseranno i nostri posteri, non è un affare urgente."
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