Guadagni super per Hera, ma la differenziata non si fa
Riportiamo una dichiarazione integrale di Stefano Angeli, consigliere comunale dei gruppi della libertà-Pdl di Cesena.
Con un certo orgoglio Hera ha annunciato in questi giorni guadagni record, dividendi da urlo, affari d’oro, ed in effetti questa è la vera missione di questa società creata appositamente dagli ex DS emiliano romagnoli, che certo di affari se ne intendono. Sono i dividendi di Hera oggi la vera priorità delle nostre amministrazioni di sinistra e tutto deve ruotare attorno a questo ed esserne funzionale. Per questo ci si oppone e si bocciano in consiglio comunale le proposte di fare la raccolta differenziata porta a porta, nonostante tutti siano (a parole) d’accordo che sia questo il miglior sistema per ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente e sulla salute. Sempre per questo motivo, i dividendi, i nostri sindaci di sinistra accettano che Hera faccia pagare ai cittadini l’acqua di Ridracoli, ma dia loro da bere quella dei vecchi ed inquinati pozzi di falda. Anche in questo caso l’acqua di Ridracoli sarebbe più buona e salutare, non provocherebbe la subsidenza e costerebbe alla collettività meno energia sprecata per pomparla e depurarla, ma ad Hera costerebbe un po di più, dato che deve comprarla da Romagna Acque, e quindi i famosi dividendi record potrebbero essere messi in discussione. Sempre per questo motivo le amministrazioni acconsentono che Hera, col teleriscaldamento, venda ai cittadini acqua calda, prodotto di scarto della produzione d’energia elettrica, ad un prezzo come se fosse gas. Il centrosinistra nostrano quindi si schiera, Pd in testa, a difesa totale del dividendo, anche a costo d’andare contro gli interessi dei cittadini e addirittura di fare brutte figure come quella sul voto in consiglio comunale a Cesena contro la differenziata porta a porta, dopo che a parole l’avevano sostenuta tutti. Sia chiaro un liberale come me non è contrario al profitto di una azienda, il dividendo sarebbe un obiettivo logico ed accettabile per una azienda privata in regime di libero mercato, ma Hera è un’azienda a maggioranza pubblica, nata dalla fusione di aziende municipalizzate ed in regime di monopolio assoluto, una azienda che eroga per conto delle pubbliche amministrazioni servizi essenziali e dove i dirigenti ed i consigli d’amministrazione sono nominati dai partiti che governano la regione, con un sistema rigidissimo di spartizione. Per questo non è politicamente accettabile che ad Hera vadano i dividendi record mentre ai cittadini vanno servizi sempre meno efficienti e super bollettoni da pagare, con la totale compiacenza dei nostri sindaci.
Che dire, certamente si tratta di un analisi lucida e spietata, che va direttamente al punto della questione, gli interessi economici di Hera sono sempre prevalenti rispetto ad ogni altra logica, tanto vale che Hera fosse stata privatizzata al 100% in modo da evitare un inquinamento così persistente quanto inossidabile della gestione pubblica nei piccoli comuni.
é la verità quella descritta...nulla da dire
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