venerdì 6 giugno 2008

La soluzione miracolosa per il problema dei rifiuti

Soluzioni tecnologiche miracolose in materia di trattamento rifiuti se ne sono sempre viste decine e decine, come il Thor, ma ben poche di esse hanno mai passato la fase prototipale, ed assolutamente nessuna ha consentito di sopperire alla mancanza di decisioni di tipo politico.

E' un po la stessa cosa in medicina, siamo devastati dalle malattie cardiovascolari ? Ecco la pillola miracolosa che abbassa il colesterolo, così puoi ritornare in pace e rifiutarti di mettere in discussione il tuo vecchio stile di vita. Con che coraggio poi si va a chiedere alla popolazione di impegnarsi per raccogliere in maniera differenziata, se passa l'idea che una soluzione tecnologica magica a portata di mano renderà il tutto uno sterile ed inutile esercizio ?

Sul sito del CNR è chiaramente specificato che sistemi meccanici come questo (da non confondere con il sistema TMB, trattamento meccanico biologico) nascono con l'intento di rendere inutile la raccola differenziata cittadina. E' ovviamente una sciocchezza dal punto di vista ambientale, ma qualche amministratore potrebbe perfino crederci.

La rinnovata fiducia nei prodigi taumaturgici della tecnologia lasciamola a chi ci crede. Già esiste un fantastico sistema di separazione meccanica dei rifiuti, poco costoso per la collettività, esente da brevetti e royalties, efficace ed efficiente sia dal punto di vista ambientale che per creare lavoro, usa soprattutto la forza muscolare come fonte di energia primaria e si chiama "raccolta differenziata domiciliare".

Separare il rifiuto dopo averlo sminuzzato e ri-mescolato non sarà mai più conveniente di non produrlo affatto o recuperarlo all'origine, anche se ci sarà sempre qualche imprenditore capace di affermare il contrario. Come simpatizzante e appartenente al gruppo di ASPO Italia, istituzione scientifica che si occupa di energia e tecnologie applicate, vorrei segnalare questo articolo:


Estraggo da esso la frase più interessante scritta da Ugo Bardi:
Nella questione dei rifiuti, non c'è una tecnologia miracolosa che li fa sparire spedendoli nella galassia di Andromeda. Quello dei rifiuti è un problema di gestione, cosa che abbiamo scritto fino dalle prime righe del rapporto. Ovvero, lo smaltimento è un processo che va in diversi stadi, dove il primo, e quello più importante di tutti, è quello di creare meno rifiuti possibili. Dagli scarti che non si può fare a meno di creare, occorre recuperare il massimo possibile attraverso tecniche come la separazione, la raccolta porta a porta, e altre cose. L'ultimo stadio, quello dello smaltimento vero e proprio, può voler dire mettere i rifiuti in discarica, oppure anche bruciarli. Ma l'obbiettivo e di farci arrivare la minor quantità di materiale possibile.

Credo che abbia centrato il punto, l'accento non deve mai essere posto sulla soluzione "miracolosa" ma sulla pianificazione gestionale, che come tale, per essere davvero considerata integrata, deve essere multidisciplinare ed adottare tutte le tecnologie e gli accorgimenti adatti di mano in mano ad arrivare alla soluzione finale, mantenere il sistema in equilibrio e garantire una sufficiente tutela dell'ambiente.

Non ci sono scorciatoie per semplificare un sistema complesso, ma ci sono metodologie gestionali che affrontano il problema meglio di altre, fra queste il concetto di "raccolta domiciliare" ritengo sia imprescindibile ed indispensabile.

1 commento:

  1. Grazie di esistere ragazzi!!!
    Leggervi è sempre un piacere perché non c'è fanatismo ma tanto ragionamento nei vostri articoli.

    Speriamo che anche i nostri amministratori leggano finalmente qualcosa di questo blog e la piantino di lasciare in mano a privati le decisioni strategiche su cui costruiscono il nostro futuro!!!

    Saluti radiosi

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