Pallante e il protocollo di kyoto
L'italia ha preso l'impegno di ridurre del 6,7% la produzione di CO2 entro il 2010. Invece l'emissione dell'italia è aumentata nel frattempo del 13%, se volessimo tenere fede all'impegno preso dovremmo in pochissimi anni diminuirle di un ammontare superiore al 30%, evidentemente è impossibile, che fare allora ? Maurizio Pallante indica una via di sostenibilità responsabile che sarebbe bello venisse applicata a largo spettro. Risparmio energetico, comportamenti consapevoli, politiche rivolte alla ricerca verso un utilizzo consono delle energie alternative e la realizzazione di case a basso consumo, incentivazione dell'autoproduzione sia di beni alimentari che di energia (fotovoltaico, micro-cogenerazione). Fra e politiche virtuose c'è anche la gestione dei rifiuti orientata al riuso e al riciclo spinto, aumento del compostaggio e drastica riduzione di ogni forma di incenerimento. La raccolta di tipo porta a porta non è un fine ma solo un utile strumento per andare verso questa direzione. Queste sono le basi del movimento detto della Decrescita. Avere uno stile di vita che da altrettanto benessere consumando un terzo delle risorse anzichè il triplo è possibile. Ci auguriamo a fine settembre di riuscire ad invitare Maurizio Pallante a Cesena per la nostra serata conclusiva di raccolta delle firme per la petizione.
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