Cesena: sei quartieri chiedono la raccolta domiciliare
E' con grande gioia che diamo notizia di nuove adesioni da parte dei quartieri di Cesena all'importante petizione a favore del "porta a porta" nella nostra città: sono saliti a sei i quartieri che hanno aderito, le nuove adesioni sono quelle di VALLESAVIO e DISMANO. In questa sede vogliamo sentitamente ringraziare la sensibilità dei presidenti, dei loro consiglieri e l'impegno dimostrato nell'organizzazione delle assemble pubbliche per informare correttamente sul difficile problema della gestione dei rifiuti, dimostrando trasparenza nella relazione con i cittadini, lungimiranza e responsabilità verso la tutela dell'ambiente e della salute. Spesso si utilizza la presunta difficoltà dei cittadini ad accettare nuove abitudini di vita nel passare a un nuovo sistema di differenziazione dei rifiuti (da cassonetto a contenitori domiciliari), vorrei far presente che questo timore, a volte un pò strumentale, è ampiamente smentito ad esempio dalla realtà forlimpopolese. Quest'ultima a fine giugno ha raggiunto, con la raccolta domiciliare, un ottimo 75% ed è dall'inizio della sua sperimentazione (ottobre 2006) in constante crescita. E' sicuramente utile e doveroso tener presente tutte le possibili difficoltà che potrebbero crearsi anche nel nostro territorio, così come é necessario non lasciarsi sopraffare da timori e diffidenze senza aver prima provato. Esempi così eccellenti, non solo a Forlimpopoli, ma in tutto il Nord d'Italia, ne sono la prova. Non fasciamoci quindi la testa prima di essercela rotta. La tutela dell'ambiente e della nostra salute non hanno prezzo per il nostro futuro. La lungimiranza ci deve guidare, non le presunte difficoltà del momento, per questo la questione logistica (già sperimentata) e quella economica devono essere valutate come parte del progetto, ma non lo devono determinare. Quando intorno al 1800 venivano costruite le prime ferrovie, non penso che la mera quantificazione economica dei costi sia stata la sola variabile determinante per la scelta, conta anche se l'investimento produttivo é utile per il futuro. In Val Pusteria, da dove sono appena tornata per le ferie, ad esempio, è inconcepibile il nostro sistema di raccolta dei rifiuti a cassonetto stradale. E' diventata prassi ed abitudine la domiciliare o i punti di raccolta a giorni fissati. Differenziano il vetro bianco da quello scuro e nei rarissimi contenitori che si trovano in giro o per i rifugi in alta e bassa quota c'è l'invito a riportare a casa i proprio rifiuti. Saranno a volte un pò troppo rigidi questi mezzi italiani e mezzi tedeschi, alias crucchi, ma sono molto più civili e intelligenti di noi, abbiamo molto da imparare.
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