Il porta a porta a Cesena: Rassegna stampa
Si moltiplicano a dismisura i commenti dei giornali locali nei riguardi della campagna sul Porta a Porta promossa a Cesena dal MIZ. In data 23 Aprile si terrà infatti in consiglio comunale l'atteso voto sulla petizione, coadiuvato da numerosi interventi politici all'ordine del giorno a sostegno dell'iniziativa. Ovviamente, la posizione del PD è quella più fortemente ostruzionista, essendo forza di governo, preferendo al solito assecondare ciecamente i voleri economici di Hera, anziché ascoltare le ragioni dei cittadini. La stessa Hera del resto ha candidamente affermato sul "Corriere Cesenate" di essere un mero "strumento esecutivo", pertanto i comuni che desiderino iniziare la sperimentazione possono tranquillamente (a suo avviso) rivolgersi ad ATO per richiedere l'adozione del progetto. Tali affermazioni sono poco più che prese in giro, in quanto il conflitto di interessi fra Hera ed i Comuni coinvolti è talmente grave ed evidente da essere stato esplicitamente ammesso dal sindaco Conti in persona e dagli alti dirigenti del PD. Senza il benestare della multiutility, assai ben poco si muove. A questo punto, era logico aspettarsi dal PD una controproposta mirante alla disarticolazione di qualsiasi possibilità di avviare il porta a porta entro le prossime elezioni amministrative, ed infatti così è stato. Verranno forzati i consiglieri a votare contro la petizione, nonostante alcuni di essi l'abbiano addirittura firmata, evitando così che qualcuno potesse persino votarla (orrore, non sia mai) solo perché ritenuta giusta. Nel frattempo, i tre sindacati maggiori, la diocesi, i giornali locali, i quartieri, chiedono un atto di coraggio alla giunta che, alla luce della recente sconfitta elettorale, sembrava oramai un atto dovuto, invece nisba. Eppoi c'è ancora qualcuno che si domanda un perché dei tanti elettori delusi dalla incapacità al cambiamento di questo centrosinistra.
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