sabato 26 aprile 2008

V2-Day, ignorato dai media ma non dalla gente

Stamattina nessun giornale locale ne ha parlato, nemmeno un trafiletto, nonostante ciò è davvero difficile non avere notato le migliaia di persone che hanno partecipato ieri, anche a Cesena, al V2-Day promosso da Beppe Grillo. In totale sono state raccolte all'incirca poco meno di 1500 firme, il che è stato un ottimo risultato, soprattutto considerato il fatto che i quesiti referendari erano 3, pertanto ognuno dei presenti ha dovuto firmare per ben 3 volte su moduli distinti. Fino ben oltre l'orario massimo che si era stabilito, i bravissimi ragazzi del meetup di Cesena, coadiuvati anche dai ragazzi del MIZ, hanno raccolto tutte le firme che hanno potuto, scrivendo ininterrottamente sui moduli dalle 9 di mattina fino alle 20 di sera. Grande successo di partecipazione democratica quindi, nonostante i timori di vedere invalidato tutto il lavoro svolto a causa di un cavillo burocratico che se impugnato rischia di vedere vanificata l'intera iniziativa. Un particolare ringraziamento va a Iliana, DiPlacido e Fabbri, i nostri tre super consiglieri che si sono gentilmente prestati come autenticatori in questo vero e proprio "tour de force" referendario. Anche la diretta con Grillo dalla piazza di Torino, pur con qualche piccola difficoltà tecnica, si è svolta regolarmente, tanti erano infatti i curiosi che si sono assiepati attorno ai monitor per ascoltare gli strali del comico genovese, che davvero non si è risparmiato. Sulla libertà di informazione si basa la creazione di un cittadino consapevole dei propri comportamenti politici, oggi ispirato più dalla propaganda che da un reale spirito critico, impossibile da ottenere senza una informazione realmente libera ed indipendente da ogni tipo di condizionamento. Non so giudicare se la data del 25 aprile fosse opportuna, la festa della liberazione meritava di essere rispettata, sono tuttavia convinto che manifestare il dissenso rispetto a questo modo addomesticato di rappresentare la realtà e l'informazione sia un atto coraggioso del quale i padri della nostra democrazia sarebbero stati orgogliosi. Ieri dovevamo liberarci dal nazifascismo, oggi da una larga fetta di informazione falsa ed asservita strumentalmente al potere politico ed economico. Proviamo a ripartire da questo punto, per tessere un nuovo rapporto fra la politica e la società civile, due mondi che non si frequentano più.

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