giovedì 24 gennaio 2008

Bulbi fornisce i risultati finali sulla RD a Forlimpopoli

Il presidente della provincia Massimo Bulbi, dopo infinite sollecitazioni ed il recente contenzioso sui costi fra Hera e il sindaco Paolo Zoffoli sui costi della RD a Forlimpopoli, ha indetto Mercoledì 23 Gennaio una conferenza stampa in provincia in cui sono usciti i dati ufficiali non più contestabili sull'andamento della raccolta differenziata domiciliare. Ecco il rapporto sintetico consegnato ufficialmente ai giornalisti in veste integrale e senza manipolazioni.

Vi riassumo una sintesi commentata:

Resoconto 2007: Quantità rifiuti e % RD
  • Rifiuti totali raccolti nel 2007 - Tonn. 6.331,201
  • Rifiuti totali raccolti nel 2006 - Tonn.7.704,403
  • Minore quantitativo raccolto nel 2007 - Tonn. 1.373,202
  • % minore quantitativo di rifiuti raccolti - 19,7%
  • Compostaggio domestico nel 2007 - Tonn. 150
  • Quantitativo raccolto in maniera differ. - Tonn.4.334,94
  • differenziata % RD sul totale raccolto - 68,7%

Rispetto all'anno 2006, vi è stata una DIMINUZIONE DEL RIFIUTO EFFETTIVAMENTE RACCOLTO PARI AL 19,7%. Le motivazioni di tale fenomeno, sulla base dei documenti acquisiti, non possono essere chiarite con assoluta certezza perché non è stato effettuato un controllo puntuale e preciso degli eventuali fenomeni di migrazione; trova difficile giustificazione alla luce dei quantitativi di rifiuti avviati a compostaggio domestico ed appare in controtendenza rispetto al dato complessivo del 2007 riferito alla produzione totale di RU nell'ambito di Forlì-Cesena.

La giustificazione più semplice è che tenendosi in casa il rifiuto le persone abbiano preso più consapevolezza che devono consumare senza sprecare, il fatto che il dato sia in controtendenza mostra che si è colto nel segno, sembra invece che rappresenti un campanello di allarme.

Vi è stato un NETTO AUMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA (68,7% RD), calcolata sul quantitativo raccolto. La percentuale raggiunta è superiore anche all'obiettivo di progetto che era stato ipotizzato pari al 53,3%.

E' una dimostrazione di quanto andiamo sostenendo da mesi, con la raccolta domiciliare è facilissimo pertire dal 50% in su, l'obiettivo che ci si era posti era il minimo ammissibile.

Le valutazioni economiche effettuate derivano dall'esame dei costi della sperimentazione rendicontati da HERA pari a € 1.510.818,23. Fermo restando che occorre effettuare ulteriori approfondimenti, dall'analisi dettagliata delle voci che compongono la tariffa rifiuti il costo congruo, stimato da un esperto incaricato da ATO, per il servizio svolto a Forlimpopoli nell'anno 2007 è pari a € 1.385.000. Sulla base di questa stima, per avviare lo stesso servizio in un territorio analogo, si avrebbe un costo di circa 1.560.500, in conseguenza del fatto che non sono previsti contributi a fondo perduto e tenendo conto di un sevizio effettuato con numero di ore uguale da un'azienda che applica tariffe del CCNL FISE Assoambiente (Federazione Imprese di Servizi), applicato su tutto il territorio nazionale per le attività inerenti i servizi ambientali svolte da imprese private.

Valutazioni di una arroganza sconcertante !! Pur sapendo benissimo che la raccolta porta a porta viene generalmente affidata a cooperative sociali e lavoratori tutelati, pretende di applicare il contratto collettivo FISE (come se a lavorare fossero dipendenti Hera, sicuramente pagati il doppio), ciò delinea un vero e proprio ricatto, in sostanza dicono: "Se avvieremo un altra sperimentazione preparatevi a pagare di più, non il servizio, ma i nostri dipendenti, e se non saranno i nostri preparatevi a pagarli comunque come se fossero i nostri."

... non sono stati conteggiati inoltre i costi di disinvestimento legati al sistema esistente.

Non sono necessari ulteriori commenti, Hera ritiene che le sperimentazioni di raccolta domiciliare costituiscano un danno economico per la compagnia, pertanto vogliono caricare i costi di dismissione dei loro investimenti meccanizzati sui cittadini, questa affermazione è semplicemente risibile, un bene ancorchè in fase di ammortamento non più utilizzabile diventa semplicemente una plusvalenza, pertanto va venduto oppure reimpiegato in un altra città.

Il riassunto di tutta la vicenda è esprimibile in due righe: "Hera ha mantenuto per Forlimpopoli le attuali condizioni economiche, ma sappiano tutti che si tratta di una eccezione, qualsiasi altro avvio verrà disincentivato facendolo pagare profumatamente ai cittadini, al di la di qualsiasi rendicontazione effettiva dei costi."

Ditemi voi se questo è lavorare efficacemente per il bene della collettività e con un occhio di riguardo rispetto all'ambiente.

1 commento:

  1. La cosa grave è che a Forlì e Cesena hanno proposto i cassonetti di prossimità invece del porta a porta!!!!

    RispondiElimina

Lascia un tuo commento se desideri contattare l'autore del post o discuterne il contenuto. Ricorda che sebbene la censura non piaccia a nessuno e i commenti non siano moderati mi riserberò il diritto di cancellarli qualora il contenuto sia volgare, irrispettoso, diffamante, off-topic, o semplicemente inappropriato.