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mercoledì 15 ottobre 2008

Forlimpopoli è soddisfatta del Porta a Porta


Venerdì 10 ottobre è uscito l'atteso studio commissionato alla Segest riguardante la "customer satisfaction" degli utenti nei riguardi del sistema di raccolta rifiuti "Porta a Porta". Sono passati quasi due anni dalla sua introduzione, i risultati ambientali ed economici parlano da soli, mancava solamente l'avvallo della cittadinanza, infatti ...

L'89% dei forlimpopolesi si è dichiarato soddisfatto del nuovo sistema e non tornerebbe indietro.

Ora attendiamo, come conseguenza delle dichiarazioni di Bulbi presidente della provincia, che il sistema sia finalmente allargato al Ronco e al quartiere Oltresavio di Cesena, essendo realtà confinanti. Già temiamo che Hera, la quale ha sempre visto di cattivo grado questo sistema di gestione, salterà fuori con qualche proposta bislacca del tipo "cassonetto di prossimità", qualsiasi cosa, pur di annacquare il sistema e farlo ricadere nuovamente nell'alveo di una gestione industriale senza alcuna responsabilità per il cittadino. Noi invece desideriamo che i cittadini diventino responsabili del rifiuto che producono, adottando il porta a porta, oppure un sistema simile a quello di Friburgo. Ciò è indispensabile non tanto per garantire una alta quota di raccolta differenziata quanto per ridurre la produzione di rifiuto alla fonte.

Hera afferma che il porta a porta non consente economie nei costi, in realtà non permette al gestore di guadagnare abbastanza, data la necessità di impiegare più manodopera attraverso cooperative sociali in subappalto. I cittadini della città artusiana sembra abbiano invece accettato il nuovo sistema e non abbiano lamentele sul servizio, il sindaco ZPaolo offoli ha sicuramente guadagnato un prestigio personale davvero invidiabile, tale da garantirgli una sicura rielezione.

Di questi ed altri fattori, non si potrà più non tenere conto, se il PD ha orecchie per ascoltare è conveniente che cominci finalmente a farlo.

giovedì 20 marzo 2008

Forlimpopoli e il mistero del rifiuto perduto

A Forlimpopoli con l'introduzione del sistema di raccolta "porta a porta" la quantità di rifiuti raccolti è calata considerevolmente di quasi un 18%. Dove è finito questo rifiuto?

La risposta che va per la maggiore è che, i cittadini della Città Artusiana che odiano tale sistema, carichino le loro sportine di pattume sull'auto e le portino nei comuni confinanti (per quelli di S.Leonardo basta attraversare la strada). Andiamo allora ad analizzare cosa è successo nei comuni limitrofi.

A FORLI' nel 2007 i rifiuti raccolti da HERA sono aumentati solo dello 0,55% contro un aumento medio degli anni precedenti del 3,5%. Sembra proprio che i cassonetti di Forlì non piacciano più di tanto ai Forlimpopolesi.

Andiamo a vedere a BERTINORO. A prima vista sembrerebbe proprio che gli "artusiani" abbiano una vera e propria passione a scaricare il proprio pattume sul colle, infatti Bertinoro segna nel 2007 un aumento record di rifiuti, più 21%. Se si guarda con attenzione la questione è meno semplice di quanto parrebbe, infatti l'aumento di Bertinoro è dovuto per la massima parte alla raccolta differenziata, più 87% e solo del 5% è stato l'aumento del rifiuto indifferenziato.

Ora è difficile immaginare che un cittadino di Forlimpopoli che odia tanto differenziare i rifiuti a casa sua tanto da recarsi presso un cassonetto di un altro Comune, poi quando è sul posto apra i suoi sacchetti e metta il vetro nel cassonetto del vetro, la carta in quello della carta e via di seguito. In realtà se va a guardare nel dettaglio i dati dell' aumento di Bertinoro si scopre che esso proviene dal rifiuto assimilato delle attività produttive che è stato introdotto nel ciclo dell' RSU.

L'esempio più eclatante di questo meccanismo è Rocca San Casciano che si è vista quasi raddoppiare la "produzione" dei rifiuti, ma nessuno ha mai pensato che sono stati quei dispettosi dei loro vicini a portaglieli (suggerimento: un importante mobilificio è entrato recentemente nel computo degli assimilati). In conclusione una certa migrazione di rifiuti è certamente da mettere nel conto, ma bisogna prendere atto che il sistema di raccolta porta a porta induce a produrre meno rifiuti, perché non avendo più il cassonetto non lo si riempie più di ciò che rifiuto non è, parlo ad esempio degli sfalci in campagna che rimangono dove dovrebbero rimanere, cioè sul terreno, o dei rifiuti che non dovrebbero andarci, parlo dei rifiuti speciali pericolosi o non assimilabili.

Fonte: Comunicato stampa di Palmiro Capacci

sabato 26 gennaio 2008

Il reale costo del porta a porta, così è se vi pare

Il Presidente della Provincia Bulbi, anche in veste di Presidente di ATO, insieme al Sindaco di Forlimpopoli Paolo Zoffoli, hanno recentemente comunicato i costi definitivi del servizio di raccolta “porta a porta” dei rifiuti avviato nel Comune Artusiano. Rispetto sia al metodo che al merito con cui si è arrivati a questi dati conclusivi il MIZ esprime una fortissima preoccupazione.

Occorre sapere che il rapporto tra il Sindaco Zoffoli ed Hera è sempre stato teso poiché la società ha inizialmente presentato un conto molto salato per il servizio svolto. Tale costo, ritenuto gonfiato, è stato contestato dal Sindaco, che si avvale di un tecnico proveniente dal movimento ambientalista (Natale Belosi dell'ecoistituto di Faenza). Si è quindi dovuto ricorrere ad un “arbitraggio esterno” ad opera di un consulente scelto dal presidente Bulbi, al quale è stato affidato il compito di pervenire a dati certi e condivisi. Per capirsi bene, è come se un titolare dovesse chiamare un consulente esterno per entrare nel merito del lavoro svolto da un proprio dipendente, a causa dell’indisponibilità da parte di quest'ultimo di renderne conto.

Il risultato dell’operazione è tutto squisitamente politico, come si evince anche dal comunicato consegnato alla conferenza stampa del 23 gennaio indetta dal presidente Bulbi: Il Sindaco Zoffoli ottiene di pagare per il 2007 ed il 2008 circa la stessa cifra che avrebbe pagato con un sistema a cassonetti convenzionale, ovvero ottiene un incremento di costo dovuto al sistema porta a porta praticamente uguale a zero. In cambio accetta di condividere i costi originali (contestati) presentati da Hera, che a questo punto costituirebbero una stima valida per altre realtà che, come Forlimpopoli, volessero avviare servizi di raccolta differenziata domiciliari.

Nel merito, riteniamo che dati così presentati abbiano come unico intento quello di disincentivare nuove amministrazioni virtuose, avvisandole che procedere in questa direzione potrebbe costare loro un aumento fin anche del 20% sulla tariffa. Aumento che nel caso di Forlimpopoli semplicemente non si è verificato. La parte più interessante è però scoprire come Hera abbia difeso questo presunto aumento sui costi.

Il computo complessivo è stato calcolato ipotizzando di svolgere il servizio mediante l’utilizzo di operatori professionisti pagati secondo il contratto nazionale collettivo FISE per le imprese di servizi, pur conteggiando lo stesso numero di ore realmente utilizzate dagli operatori di una cooperativa sociale che, come risaputo, hanno una produttività media decisamente minore e quindi impiegano più tempo, pur però costando al contempo molto meno. Risulta quindi chiaro come questo dato sia sovrastimato. Il lavoro manuale di raccolta e differenziazione porta a porta è ovunque la classica attività che si lascia in gestione alle cooperative sociali. La stima complessiva comprende inoltre buona parte dei costi di avviamento una tantum, non è stato poi tenuto in debita considerazione il presumibile recupero di produttività dovuto all’ottimizzazione.

Come se ciò non bastasse, Hera ritiene che le sperimentazioni di raccolta domiciliare, se troppo estese sul territorio, costituiscano un danno economico per la propria azienda, pertanto vorrebbe caricare i costi di dismissione dei loro investimenti meccanizzati direttamente sui cittadini, nonostante le loro brillanti performance finanziarie. Questo tentativo è semplicemente risibile, un bene ancorché in fase di ammortamento e non più utilizzabile diventa semplicemente una plusvalenza, pertanto può essere venduto oppure reimpiegato in altre realtà territoriali, così come avviene in ogni azienda sana se cambiano le tecnologie e/o le condizioni del mercato.

Il Sindaco Zoffoli è riuscito a realizzare una delle più importanti riduzioni di impatto ambientale di tutta la Provincia, ora però si sta rendendo conto di come spaventare le altre amministrazioni spingerebbe all’isolamento Forlimpopoli, con conseguenti perdite di importanti economie di scala che sarebbero state possibili allargando l’esperienza della raccolta domiciliare verso comuni importanti come Cesena e Forlì.

Come nota di colore il Presidente Bulbi riesce anche a farsi bello affermando a più riprese che, anche se i costi fossero superiori del 10 o 15%, la scelta della raccolta domiciliare potrebbe essere fatta ugualmente perché “a chiederlo sarebbero i nostri figli” … ben sapendo che né i cittadini né gli amministratori comunali accetterebbero mai un aumento così importante del tributo, specialmente in un periodo di vacche magre come questo. Il reale costo del Porta a Porta ? Così è se vi pare!

giovedì 24 gennaio 2008

Bulbi fornisce i risultati finali sulla RD a Forlimpopoli

Il presidente della provincia Massimo Bulbi, dopo infinite sollecitazioni ed il recente contenzioso sui costi fra Hera e il sindaco Paolo Zoffoli sui costi della RD a Forlimpopoli, ha indetto Mercoledì 23 Gennaio una conferenza stampa in provincia in cui sono usciti i dati ufficiali non più contestabili sull'andamento della raccolta differenziata domiciliare. Ecco il rapporto sintetico consegnato ufficialmente ai giornalisti in veste integrale e senza manipolazioni.

Vi riassumo una sintesi commentata:

Resoconto 2007: Quantità rifiuti e % RD
  • Rifiuti totali raccolti nel 2007 - Tonn. 6.331,201
  • Rifiuti totali raccolti nel 2006 - Tonn.7.704,403
  • Minore quantitativo raccolto nel 2007 - Tonn. 1.373,202
  • % minore quantitativo di rifiuti raccolti - 19,7%
  • Compostaggio domestico nel 2007 - Tonn. 150
  • Quantitativo raccolto in maniera differ. - Tonn.4.334,94
  • differenziata % RD sul totale raccolto - 68,7%

Rispetto all'anno 2006, vi è stata una DIMINUZIONE DEL RIFIUTO EFFETTIVAMENTE RACCOLTO PARI AL 19,7%. Le motivazioni di tale fenomeno, sulla base dei documenti acquisiti, non possono essere chiarite con assoluta certezza perché non è stato effettuato un controllo puntuale e preciso degli eventuali fenomeni di migrazione; trova difficile giustificazione alla luce dei quantitativi di rifiuti avviati a compostaggio domestico ed appare in controtendenza rispetto al dato complessivo del 2007 riferito alla produzione totale di RU nell'ambito di Forlì-Cesena.

La giustificazione più semplice è che tenendosi in casa il rifiuto le persone abbiano preso più consapevolezza che devono consumare senza sprecare, il fatto che il dato sia in controtendenza mostra che si è colto nel segno, sembra invece che rappresenti un campanello di allarme.

Vi è stato un NETTO AUMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA (68,7% RD), calcolata sul quantitativo raccolto. La percentuale raggiunta è superiore anche all'obiettivo di progetto che era stato ipotizzato pari al 53,3%.

E' una dimostrazione di quanto andiamo sostenendo da mesi, con la raccolta domiciliare è facilissimo pertire dal 50% in su, l'obiettivo che ci si era posti era il minimo ammissibile.

Le valutazioni economiche effettuate derivano dall'esame dei costi della sperimentazione rendicontati da HERA pari a € 1.510.818,23. Fermo restando che occorre effettuare ulteriori approfondimenti, dall'analisi dettagliata delle voci che compongono la tariffa rifiuti il costo congruo, stimato da un esperto incaricato da ATO, per il servizio svolto a Forlimpopoli nell'anno 2007 è pari a € 1.385.000. Sulla base di questa stima, per avviare lo stesso servizio in un territorio analogo, si avrebbe un costo di circa 1.560.500, in conseguenza del fatto che non sono previsti contributi a fondo perduto e tenendo conto di un sevizio effettuato con numero di ore uguale da un'azienda che applica tariffe del CCNL FISE Assoambiente (Federazione Imprese di Servizi), applicato su tutto il territorio nazionale per le attività inerenti i servizi ambientali svolte da imprese private.

Valutazioni di una arroganza sconcertante !! Pur sapendo benissimo che la raccolta porta a porta viene generalmente affidata a cooperative sociali e lavoratori tutelati, pretende di applicare il contratto collettivo FISE (come se a lavorare fossero dipendenti Hera, sicuramente pagati il doppio), ciò delinea un vero e proprio ricatto, in sostanza dicono: "Se avvieremo un altra sperimentazione preparatevi a pagare di più, non il servizio, ma i nostri dipendenti, e se non saranno i nostri preparatevi a pagarli comunque come se fossero i nostri."

... non sono stati conteggiati inoltre i costi di disinvestimento legati al sistema esistente.

Non sono necessari ulteriori commenti, Hera ritiene che le sperimentazioni di raccolta domiciliare costituiscano un danno economico per la compagnia, pertanto vogliono caricare i costi di dismissione dei loro investimenti meccanizzati sui cittadini, questa affermazione è semplicemente risibile, un bene ancorchè in fase di ammortamento non più utilizzabile diventa semplicemente una plusvalenza, pertanto va venduto oppure reimpiegato in un altra città.

Il riassunto di tutta la vicenda è esprimibile in due righe: "Hera ha mantenuto per Forlimpopoli le attuali condizioni economiche, ma sappiano tutti che si tratta di una eccezione, qualsiasi altro avvio verrà disincentivato facendolo pagare profumatamente ai cittadini, al di la di qualsiasi rendicontazione effettiva dei costi."

Ditemi voi se questo è lavorare efficacemente per il bene della collettività e con un occhio di riguardo rispetto all'ambiente.

giovedì 1 novembre 2007

PaP a Forlimpopoli: E' lite sui costi

Così come molti di noi avevano purtroppo previsto, è ora completa bagarre per quanto riguarda i costi del servizio di raccolta domiciliare a Forlimpopoli, ad appena un anno dall'inizio della sperimentazione. Fin dal mese scorso, in una conferenza pubblica alla quale ha partecipato il sindaco Paolo Zoffoli, sono stati divulgati in forma preliminare stralci sui costi sostenuti da Hera per la presa in gestione del servizio. Già allora abbiamo denunciato come tali costi presentassero tali e tante irregolarità da rendere necessario un ulteriore approfondimento. Dati definitivi erano stati promessi per il 20 ottobre, comprensivi di tutti i dettagli di gestione. Siamo oramai a novembre inoltrato ed ancora niente di ufficiale è stato fatto trapelare. Ma c'è di peggio: Da notizie ufficiose che per il momento vengono mantenute con riserbo, Hera anziché ottemperare a quanto richiesto dal comune in termini di trasparenza fa fornito al comune una cifra totale vincolante per continuare ad erogare il servizio per l'anno prossimo. Cifra che, priva al momento di qualsivoglia giustificazione resa pubblica, ammonta a 1.500.000 euro, contro i 1.200.000 euro della gestione a cassonetto stradale. A questo punto al comune di Forlimpopoli non tornano più i calcoli fatti da Hera, dati preliminari peraltro contestabili ai quali hera ha risposto con una maggiorazione ulteriore dei costi! Ieri, Gian Luca Zanoni consigliere comunale di opposizione ha presentato una interpellanza al sindaco Zoffoli per sapere come mai non sono stati ancora resi pubblici i numeri di costi e ricavi, promessi per il 20 di Ottobre. Purtroppo, l'attesa sembra destinata a protrarsi ancora. L'8 novembre amministratori e tecnici di Comune ed Hera si incontreranno per chiarirsi e il 12 ci sarà un ulteriore confronto in presenza di ATO. Intanto, la bagarre sui costi continua, nonostante l'impegno fiero del comune di Forlimpopoli e la politica inconcepibile ed ostruzionistica di Hera che pretende di saldare il conto senza fornire i dati richiesti in maniera trasparente. Non c'è quasi più alcun dubbio per capire chi sta remando contro e chi a favore sul versante della raccolta differenziata spinta.

martedì 9 ottobre 2007

Discorso di Paolo Zoffoli sulla PaP

Il sindaco Paolo Zoffoli di Forlimpopoli ha acconsentito di diffondere il suo intervento registrato in occasione della conferenza pubblica svoltasi il 5 Ottobre sull'andamento della PaP a Forlimpopoli. Abbiamo davvero bisogno di amministratori che abbiano il coraggio di percorrere strade mai battute e proporre soluzioni innovative, sicuramente Forlimpopoli rappresenterà un esempio da imitare e un punto di riferimento per tutte le amministrazioni della provincia che vorranno incamminarsi, come noi ci auspichiamo, verso la strada del "Porta a Porta".

lunedì 8 ottobre 2007

RD a Forlimpopoli: Esperimento riuscito

Il MIZ (Movimento Impatto Zero) e il MEET-UP “Amici di Beppe Grillo a Cesena” vogliono esprimere pieno sostegno e ringraziare pubblicamente il Sindaco di Forlimpopoli Paolo Zoffoli per avere promesso il proseguimento della raccolta differenziata “porta a porta” nella sua città a seguito delle sue dichiarazioni nell’incontro del 5 ottobre sul tema: “RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA a Forlimpopoli: UN ESPERIMENTO RIUSCITO”. Il sindaco ha dichiarato che anche dopo il periodo di sperimentazione terminante il 31 dicembre 2007 si impegnerà a fare sì che il progetto continui ed anzi entri compiutamente nella sua piena fase realizzativa.

L’esperimento della raccolta differenziata spinta a Forlimpopoli, secondo comune in regione a sperimentarla, è stato un vero successo (in agosto ha raggiunto quota 74% di RD). Non poteva essere altrimenti visto che in ogni regione d’Italia e del mondo, dove i rifiuti vengono differenziati con questo metodo, il successo è stato garantito.

Alcuni dati: si è passati da un misero 30.9% di differenziata col sistema stradale a cassonetto ad un 69.8% col sistema “porta a porta”, incrementando la raccolta differenziata in città del +126%, col risultato che si ricicla 3 volte in più rispetto a prima e si producono il 19% di rifiuti in meno. Ma i vantaggi non finiscono qui, con la raccolta domiciliare si elimina l’illegalità dei rifiuti gettati fuori del cassonetto (piccole discariche a cielo aperto), con il riciclo dei rifiuti si riduce inoltre considerevolmente la quantità d’acqua utilizzata nel processo di produzione di nuovi materiali ed in un periodo di grossa crisi idrica come il nostro non è poca cosa.

L’esperto del Comune di Forlimpopoli che segue l’iter della “PaP”, Dott. Natale Belosi, ha evidenziato, con calcoli a nostro avviso assolutamente convincenti, come la raccolta porta a porta dei rifiuti sia conveniente: costa meno, inquina meno, dà lavoro a categorie svantaggiate, dimostrando come più i Comuni sono grandi più il “porta a porta” risulti efficiente anche dal punto di vista economico.

Il sindaco Zoffoli chiede giustamente che anche gli altri comuni della provincia perseguano questa stessa strategia ed estendano il sistema domiciliare, auspicandosi che in ambito provinciale e regionale si manifestino gli sgravi fiscali promessi ai comuni che producono meno rifiuti; estendendo la domiciliare a tutta la provincia, gli inceneritori che si pensa di realizzare potrebbero rivelarsi superflui (come già accaduto a Reggio Emilia, dove si è sospesa la costruzione dell’inceneritore dopo il successo della raccolta domiciliare per carenza di materie prime da bruciare).

I conti presentati da HERA oggi parlano di un maggior costo di circa l’8% (anziché dell’80% come aveva inizialmente pronosticato), pur includendo a nostro avviso talune spese di avvio una tantum e spese ulteriori di gestione (start up) nonché spese generali non giustificate né giustificabili, passibili di contestazione e di revisione.

Chiediamo all’amministrazione Comunale e alla Provincia che, alla luce di questi dati eccellenti provenienti da Forlimpopoli, il sistema di raccolta differenziata “porta a porta” sia esteso anche alla città di Cesena e alla intera provincia: non appare necessario fare ulteriori sperimentazioni per dimostrare che la “PaP” funziona.

Ricordiamo che il M IZ prosegue la raccolta delle firme a favore della petizione per introdurre il Porta a Porta anche a Cesena, tutti i sabati mattina dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso il loggiato del Comune di Cesena.

Per info: Barbara 349.3207788 - www.mizcesena.blogspot.com

martedì 2 ottobre 2007

Assemblea pubblica a Forlimpopoli sulla PaP

Sabato si è svolto un volantinaggio a Forlimpopoli, eravamo al Bennet insieme ai ragazzi del Clan-destino e del Meeutp di Forlì per informare i cittadini sui costi poco trasparenti presentati da Hera sui costi della Raccolta differenizata Porta a Porta a Forlimpopoli.

I cittadini forlimpopolesi si sono tutti dichiarati orgogliosi e contenti della loro raccolta.Una signora sugli 80 ha dichiarato:
da quando a Forlimpopoli c’è il porta a porta per noi anziani è molto meglio, soprattutto per quelli che vivono soli e hanno problemi a camminare“.


Siete tutti invitati a partecipare all'assemblea pubblica per approfondire i primi costi della PaP e fare chiarezza sui suoi benefici.


“Quale ambiente nel nostro territorio?
Forlimpopoli: raccolta differenziata porta a porta,
un esperimento riuscito”


Venerdi 5 alle ore 20.30
presso sala consiliare di Forlimpopoli
(adiacente al Cinema Verdi)

Presiede ENZO BATTAGLIA

Saluto di PAOLO ZOFFOLI Sindaco di Forlimpopoli

Dr. NATALE BELOSI
Piano gestione rifiuti, raccolta differenziata a Forlimpopoli e confronto con altre situazioni.

Ing. PATRIZIA GENTILINI
Inquinamento: i pericoli per la salute in prossimità dell’inceneritore di Coriano.

Sono invitati:
l’Assessore all’ambiente e il dirigente di Ambiente e Sicurezza del Territorio della Provincia FC, l’Assessore all’ambiente del Comune di Forlì, il Presidente del consiglio di amministrazione della SOT (HERA) Forlì-Cesena, il direttore del dipartimento di Sanità Puybblica dell’AUSL di Forlì, il direttore di ARPA di Forlì-Cesena, il Tavolo delle associazioni.

I cittadini sono vivamente invitati a partecipare al dibattito.

*per dovere di cronaca la serata è organizzata dal PCDI, Riformazione Comunista, Sinistra Democratica e Verdi.

sabato 29 settembre 2007

Primi dati sui costi della PaP a Forlimpopoli

Ecco finalmente i dati tanto attesi, quelli aspettando i quali gli amministratori continuamente invocano prudenza, per capire se la PaP funziona davvero senza devastare i bilanci dei comuni. Incuranti di innumerevoli esempi in Italia dove non si parla più di esperimento ma di quotidianità consolidata, dimentichi di come amministrazioni tipo Reggio Emilia stiano addirittura (orrore!) chiudendo gli inceneritori, in mancanza di RSU per alimentarli ed in presenza di un piano per l'estensione della raccolta differenziata domiciliare, eccoli:


Innanzi tutto un breve commento di carattere qualitativo, prima di affrontare lo spinoso problema dei costi.
  • Il totale di rifiuti raccolti nel 2007 ha segnato un decremento pari a circa il 17%, in linea secondo quanto succede nel consorzio priula dove la riduzione è pari ad 1/6.
  • La percentuale di differenziazione si attesta appena sotto del 70%, superando quindi le più rosee previsioni (55% stimati per il primo anno).
Ecco ora una sintesi delle varie voci di costo, esse sono distinte fra gestione indifferenziata, differenziata, costi comuni, costi del capitale, costi totali. I costi con la raccolta stradale (Piano ATO) sono comparati con i costi calcolati secondo base (ATI) e (FISE):

Costi gestionali della INDIFFERENZIATA (CGInd)

---- Diminuiti dal 33% al 39%, da 765.000€ a circa 500.000€ (in media)

Costi gestionali della DIFFERENZIATA (CGD)

---- Aumentati dal 127% al 157%, da 308.000€ a circa 700.000€ (in media)

Subtotale: Costi totali operativi (la somma dei due precedenti)

---- Aumentati dal 9% al 22%, da 1.073.000€ a 1.200.000€ (in media)

Costi generali di gestione

---- Aumentati dal 103% al 118%, da 140.000€ a circa 250.000€ (in media)

Costi di uso del capitale

---- Diminuiti del 52%, da 150.000€ a 72.000€

Totale complessivo costo efficientato

---- Aumentato dal 12% al 23%, da 1.250.000€ a circa 1.500.000€

Quindi, secondo i dati di HERA, i costi sono aumentati nella PaP rispetto al sistema a cassonetti di un valore fino a oltre il 20%.

Sono attendibili questi dati ?

Secondo il mio personale parere, non lo sono assolutamente!

Ci sono notevoli discrepanze e stranezze tali da minare alla radice l'intero resoconto:
  • I costi sono due, suddivisi secondo la metrica ATI (Associazione temporanea di imprese) e FISA (Federazione imprese di servizi), i primi quelli presumibilmente realmente sostenuti danno il 12% di incremento di costo, gli ultimi danno il 22% e sono quelli che sarebbero stati dovuti utilizzando i contratti collettivi standard per le imprese di servizi. Quali sono quelli giusti ?? I primi o i secondi ??
  • Nella quinta pagina (Valutazioni Economiche) è scritto a chiare lettere che i costi sono quelli sostenuti nel solo PRIMO TRIMESTRE 2007 e moltiplicati per 4 per avere i costi totali di gestione. Ma come, aspettiamo a fine anno per avere i soli costi del primo trimestre moltiplicati per 4 ??? Come fanno ad essere attendibili ???
  • I costi di gestione RD appaiono pesantemente gonfiati senza uno straccio di spiegazione, collassando nelle uniche voci CRD e Altra gestione (SEA), ma che significa ??? Mancano completamente i costi industriali e una chiara indicazione dei ricavi per le vendite della RD al CONAI e gli altri consorzi.
In conclusione, se mai ce ne fosse bisogno, questi dati sui costi sembrano creati a tavolino per fare sfigurare la PaP sotto il punto di vista gestionale, senza nessuna comparazione fra costi sostenuti e costi preventivati. E' proprio vero che chiedere ad hera di fare la PaP è come chiedere di dimagrire entrando in un MacDonald.

P.S. Per tutta la giornata di Sabato 28 ci sarà una manifestazione di protesta nei pressi del Bennet di Forlimpopoli per denunciare la scarsa trasparenza con cui hera sta gestendo la raccolta differenziata a Forlimpopoli, e chiedere a gran voce un dato serio di HERA in merito ai costi sostenuti per la sperimentazione del Porta a Porta. Parteciperanno le associazioni Clan-Destino, MIZ, Via Terrea, Meetup di Cesena e Forlì.

martedì 7 agosto 2007

Primi dati sui costi della PaP a Forlimpopoli

Dopo tanto attendere e parecchie indiscrezioni contraddittorie escono finalmente, pubblicate sui principali quotidiani locali, le prime indiscrezioni sui costi sostenuti per avviare il nuovo servizio di raccolta domiciliare porta a porta a Forlimpopoli. L'articolo recita, in maniera piuttosto neutrale senza prendere davvero posizione, come i costi NON siano esplosi rispetto al metodo precedente, eufemismo per indicare qualcosa del tipo -- "Ci aspettavamo un disastro ed invece siamo meravigliati che non è stato così.". L'aumento stimato del 12%, tra l'altro comprensivo delle spese di start-up, non è di per se un indice assoluto, non è chiaro ad esempio come sono stati spalmati nei vari anni i costi fissi di ammortamento, non si capisce bene dal dato aggregato quanto di tale costo sia imputabile agli operatori ecologici, quanto ai nuovi mezzi di cui hera si è dovuto dotare, nonché quanto sia imputabile alla raccolta della parte differenziata in rapporto al risparmio relativo al minor costo di smaltimento in discarica. Insomma, le premesse c'erano tutte per fare emergere (a seconda delle convenienze) qualsiasi dato statistico, invece il risultato complessivo non solo non è deludente, ma è addirittura al di là delle nostre seppur rosee aspettative. Gli ammortamenti per i nuovi impianti si estingueranno nel tempo, l'efficienza è destinata ad aumentare, le spese di sostegno alle campagne di formazione della popolazione non potranno che essere ridimensionate negli anni a venire, il 12% in più comprensivo di queste ultime voci significa a nostro parere che il costo del porta a porta e del sistema tradizionale sostanzialmente si equivalgono. Tralascio le ovvie considerazioni sulle presunte motivazioni addotte nell'articolo per giustificare il fatto di come il rifiuto procapite sia diminuito in quantità. Il conferimento improprio verso i comuni limitrofi, ammesso che esista, siamo pronti ad evidenziare come sia di natura irrilevante rispetto alle quantità in gioco (altrimenti non si spiegherebbe come mai nei comuni limitrofi non c'è stato un pari incremento di rifiuti come quantità). Lasciamo a questo punto ogni considerazione ulteriore ad un ambito prettamente politico. Da mesi e mesi suona il ritornello -- "aspettiamo i dati di Forlimpopoli e poi si vedrà", i dati stanno arrivando, anzi sono già presumibilmente sul tavolo degli amministratori.." -- e allora ? Iniziamo anche a Cesena finalmente la pianificazione di questa benedetta sperimentazione oppure no ?

martedì 15 maggio 2007

Il MIZ incontra il Dott. Natale Belosi (esperto in PaP)

L'attuale sistema di raccolta dei rifiuti non consente di spingere la raccolta differenziata oltre le attuali percentuali (30% nella provincia di FC e non oltre il 40%in media) e non è in grado di ricompensare adeguatamente né i cittadini che si impegnano a ridurre i propri rifiuti né quelli più sensibili al riciclaggio. La soluzione deve essere ricercata in modo integrato. La politica deve fare scelte responsabili per il presente e il futuro della comunità. La raccolta domiciliare porta a porta dei rifiuti con tariffazione puntuale sull’indifferenziato ha dimostrato ampiamente, di essere il primo importante tassello di una fase intelligente di riorganizzazione di un sistema che tende allo spreco e all’irresponsabilità. Mossi da questa consapevolezza e desiderosi di verificare gli ultimi dati sulla PaP, l'11 maggio il MIZ ha incontrato il Dott. Natale Belosi che ci ha illustrato la sua recente ricerca su ben 1048 comuni nel Veneto e in Lombardia che praticano la raccolta differenziata domiciliare da diversi anni: non siamo riusciti a rintracciare nemmeno un aspetto negativo, ma solo positivi. La PaP si pone come l'unica scelta sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico e sociale.
  • Ambientale perchè secondo gli studi compiuti e confermati nel mondo, il PaP è l'unico metodo capace di ridurre la produzione dei rifiuti del 20%, ridurre quindi lo smaltimento nelle discariche e le quantità destinate a bruciare negli inceneritori.
  • Economico perchè specie nei Comuni più grandi sopra i 50.000 abitanti la spesa procapite per i cittadini da pagare si riduce del 20%, mentre nei Comuni più piccoli si riduce ma in proporzioni minori.
  • Sociale: perchè con il sistema PaP o domiciliare si opera un importante inserimento lavorativo, quello delle persone svantaggiate nel mondo delle cooperative sociali che possono occuparsi della raccolta.
(foto: cassonetti in Via Fornaci a Cesena, maggio 2007 -davanti al Centro per l'Impiego-)

A tal proposito segnaliamo la presenza del Dott. Belosi a questo incontro, per chi volesse sentirlo a vivavoce:

Venerdì 18 maggio, ore 20.30, al Centro Sociale Le Rose in via S. Alberto n. 73, Ravenna (INFO: 0544 464998 - 0544 465019)
si terrà la conferenza/dibattito introdotta e coordinata da MARCO PAGANI:
Partecipano:
NATALE BELOSI

Coordinatore Comitato Scientifico Ecoistituto di Faenza:
presenterà una sintesi di confronto su tariffe di 1048 comuni e l’esperienza di Forlimpopoli (FC) dove si è introdotto il PaP nel 2006.
ROSSANO ERCOLINI

Coordinatore Rete Nazionale Rifiuti Zero, presenterà l’attività della rete e l’esperienza di Càpannori (LU) che raccoglie PaP dal 2005.
GIORGIO DEGLI ESPOSTI
Sindaco Comune di Monteveglio (BO) dove si pratica il PaP dal 2005.
ANDREA MASSARI
Assessore Sostenibilità Ambientale, Viabilità, Sicurezza e Protezione Civile, Comune di Fidenza (PR) dove si è partiti con il PaP già nel 2001.
Conclusioni:LUCA CASANOVA
Capo Gruppo Verdi Ravenna - Circoscrizione Prima

lunedì 7 maggio 2007

Il MIZ incontra gli amministratori

Anche il MIZ era presente all'incontro del 4 maggio sulle esperienze di raccolte domiciliari a confronto, in breve ecco quanto emerso più le nostre personali impressioni come semplici cittadini informati sui fatti. Intanto dobbiamo dire che l'incontro era rivolto di fatto esclusivamente agli addetti ai lavori, cioè agli amministratori, il pubblico era infatti assai esiguo. L'obiettivo era quello di discutere e confrontarsi sulle criticità incontrate, i risultati raggiunti e soprattutto definire i costi differenziali rispetto alla raccolta differenziata a cassonetti. Riguzzi ha proposto la creazione di un forum regionale sull'esperienza del "porta a porta". Sono stati esposti i dati di Fidenza, Monteveglio, Mirandola, Carpi, Rimini (S.Giustina), Reggio Emilia, Forlimpopoli. Queste ultime due si sono distinte sia per i risultati raggiunti (70%) che per qualità di esposizione e dati forniti. Cosa è emerso palesemente?
  • Che i costi del "porta a porta" sono paragonabili al sistema tradizionale, diversi comuni sono arrivati ad una situazione di "equilibrio" con uguaglianza di costi tra PaP e sistema a cassonetti...
  • In alcuni casi i costi sono in relazione minori rispetto a quelli che si sarebbero dovuti sostenere col vecchio metodo, questo é dovuto al notevole aumento che i costi di smaltimento in discarica stanno avendo in alcuni comuni (Fidenza), dove si sono registrati degli aumenti dello smaltimento in discarica con picchi del 100%.
  • Questa tendenza si sta verificando anche negli altri Comuni e fa presupporre che il PaP sarà in futuro non solo di minor impatto ambientale ma anche necessario ed economico in virtù della diminuzione delle discariche e dei relativi crescenti costi di mantenimento.
  • Natale Belosi tecnico del Comune di Forlimpopoli e coordinatore scientifico dell'Ecoistituto di Faenza ha stilato il prospetto costi PaP e costi raccolta cassonetto a confronto dove emergono evidenti (nel caso di Forlimpopoli) i costi inferiori sostenuti con la Pap (di questo forse, se accetta il nostro invito, ce ne parlerà direttamente al nostro prossimo incontro Miz dell'11 maggio).
A mio avviso la cosa più interessante oltre a questi dati in parte già conosciuti è stato l'ambiente e gli incontri fatti. Presenti all'iniziativa l'assessore all'ambiente di Cesena: Severino Bazzani, Palmiro Capacci, Riguzzi Roberto, referenti di Confcooperative e di Ecosphera.

sabato 31 marzo 2007

Valutazione della sperimentazione di Forlimpopoli

Venerdì 27 marzo 2007 si è tenuta una conferenza pubblica presso la sala del consiglio comunale dal titolo: "Valutazione della Sperimentazione della raccolta di rifiuti porta a porta a Forlimpopoli". Alla riunione erano presenti il Sindaco di Forlimpopoli Zoffoli, l’Assessore Regionale all’Ambiente Zanichelli Lino, l’Assessore Provinciale Ambiente Riguzzi Roberto, il Presidente della commissione consigliare ambiente provinciale Russo, il Tecnico Belosi Natale, la cittadinanza. Gli interventi più interessanti sono stati quelli del Sindaco Zoffoli e del Tecnico Belosi. I loro interventi sono partiti da alcuni presupposti:
  1. In ciascun territorio è necessario realizzare l’autosmaltimento dei rifiuti prodotti.
  2. E' necessario produrre meno rifiuti.
  3. E' necessario riciclare di più.
Date queste priorità l’amministrazione pubblica di Forlimpopoli ha avuto il coraggio di credere nel progetto di raccolta differenziata Porta a Porta investendo risorse, coinvolgendo la città (in un primo tempo anche in contrasto con i cittadini più scettici), HERA, le amministrazioni locali e regionali. I politici locali hanno creduto nel progetto, lo hanno seguito regolarmente durante la sperimentazione ed hanno trovato le soluzioni ai problemi (ed anche errori) che si sono presentati; si è cercata la massima trasparenza verso la città. I risultati sono ottimi. Si è passati da una raccolta differenziata con cassonetti stradali pari al 27% ad una raccolta differenziata con la raccolta Porta a Porta pari al 70%. Si è visto durante la sperimentazione una minor produzione dei rifiuti pari al 17%. Infatti il PaP determina i seguenti comportamenti virtuosi:
  • COMPOSTAGGIO DOMESTICO
  • RIDUZIONE DEI RIFIUTI IMPROPRI
  • LE PERSONE ACQUISTANO PIU' PRODOTTO E MENO RIFIUTO
La migrazione di rifiuti si ha nei primi tempi poi la gente trova più conveniente separare che farsi alcuni Km per smaltire nei cassonetti di un'altro comune. Durante la raccolta differenziata (RD) si ha sempre una parte di separato che finisce allo smaltimento perchè non adeguata al riciclaggio. Nella RD con cassonetti stradali allo smaltimento va una percentuale molto elevata mentre con il Porta a Porta questa percentuale è decisamente più bassa. La RD stradale ha un minor costo di raccolta ma un maggior costo di smaltimento. Viceversa per il Porta a Porta. Maggiori sono le dimensioni del comune più conveniente è la RD Porta a Porta perchè si riducono i costi unitari della raccolta. E’ comunque necessario che gli enti (Regione, Provincia, Comuni attraverso ATO) promuovano politiche sulle tariffe dei rifiuti. Il legislatore deve incentivare i Comuni più virtuosi, l'Ambiente è una priorità, quindi ciascun comune deve pagare tariffe proporzionate al rifiuto prodotto ed al modo utilizzato per lo smaltimento. Si devo distiguere i comuni RICICLONI dai comuni RACCOGLIONI! Bisogna modificare le regole sulla tariffa di smaltimento (c'è infatti una tassa sulla discarica). Si potrebbe per esempio far pagare la tassa intera ai comuni che riciclano meno del 50%, ridurre la tassa a quelli che riciclano tra il 50% e il 60% e così via fino a togliere la tassa sulla discarica ai comuni che riciclano più del 70% dei rifiuti.

sabato 10 marzo 2007

Porta a Porta a Forlì

Il 16 febbraio scorso si è tenuta a forlì una assemblea pubblica con il titolo Importiamo a Forlì l'esperienza di forlimpopoli. La circoscrizione 4 di forlì ha chiesto infatti di estendere la sperimentazione che si sta svolgendo attualmente a Forlimpopoli. In quella serata sono state presentate da Stefano Raggi (assessore all'ambiente di forlimpopoli) e Natale Belosi delle interessantissime slide che mostrano, oltre al modello organizzativo adottato da hera, anche i primi dati consultivi sulla sperimentazione. Per ora nessun dato certo sui costi, ma i risultati salienti sono questi:

  • Tasso di raccolta differenziata passato dal 27% al 70%
  • Produzione netta procapite da 640kg/anno a 550kg/anno

Le slide sono state pubblicate dal sito blog di alessandro ronchi e le potete scaricare quì:

Natale Belosi - Costi e risultati del porta a porta
Hera - Campagna informativa porta a porta

La sperimentazione a forlimpopoli si protrarrà fino a fine 2007, pertanto i dati sui costi saranno davvero significativi solo a fine anno, ci aspettiamo comunque alcuni dati preliminari sui costi già prima dell'estate.