venerdì 12 settembre 2008

Auto a idrogeno ... si parte!

Forse qualcosa sta davvero cambiando! E' stato infatti approvato dal Parlamento Europeo, a nome dell'eurodeputato Anja Weisgerber, un "maxi emendamento" per regolarizzare la produzione e la circolazione delle auto ad idrogeno, potrebbe essere un'importante molla per la mobilità futura, vedremo un po'...

Il Parlamento Europeo ha quindi finalmente colmato l’enorme buco legislativo, con 644 voti a favore, 2 contrari e 11 astenuti, per regolarizzare la circolazione, la sicurezza e la produzione di auto a Idrogeno. Il regolamento stabilisce le norme per l’omologazione dei veicoli ad idrogeno, evitando così spiacevoli sorprese, come ad esempio criteri differenti a seconda del paese dove si intende circolare, cosa che avrebbe impedito "de facto" la diffusione e commercializzazione di questa categoria di veicoli.

Inoltre, l’emendamento puntualizza i requisiti per la sicurezza e le modalità di produzione e distribuzione. Il testo, oltre a dare direttive precise per l’omologazione dei veicoli a idrogeno stabilisce i requisiti tecnici necessari, in particolare componenti e impianti, e impone obblighi ai costruttori che saranno passibili di sanzioni. Stabiliti anche i requisiti per l’uso di miscele di idrogeno e di gas naturale e biometano, soprattutto il rapporto di mescolamento di idrogeno e gas a vantaggio dell’affidabilità tecnica e dell’ambiente. Questo consentirà auspicabilmente una riconversione graduale del parco auto attualmente circolante, già predisposto per il metano, che potrà avvantaggiarsi di una miscela contenente fino al 40% di idrogeno. L’aggiunta di idrogeno nel combustibile metano consente infatti di usare composizioni più magre, e quindi con meno ossidi di azoto negli scarichi, senza che gli incombusti aumentino in modo insostenibile, come invece succede con il metano da solo utilizzato in motori a combustione magra.

Altro punto importante trattato dalla UE è il sostegno per la costruzione di una rete di distribuzione a livello Europeo per i mezzi alimentati a idrogeno, senza la quale difficilmente sarà possibile varare nuovi progetti in questa direzione. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’aria nelle città e la salute del cittadino, risultato che sarà raggiungibile solamente dopo una presa di posizione forte e concreta da parte di tutti verso direzioni che comprendano i carburanti alternativi.

L’idrogeno, nel senso di carburante alternativo, soddisfa tutti i requisiti possibili in termini ambientali, trattandosi di una alimentazione pulita che non scarica alcuna sostanza inquinante a base di carbonio ne gas direttamente responsabili dell’effetto serra.

Il regolamento appena stilato precisa tuttavia che l’idrogeno "è un vettore di energia e non una fonte energetica", la sua produzione, infatti, richiede energia che deve avvenire necessariamente in maniera sostenibile e da energie rinnovabili, allo scopo di preservare la sua assoluta compatibilità ambientale. Questo è possibile utilizzando elettricità generata da turbine eoliche o da centrali solari.

Le macchine ad idrogeno sono sempre più realtà! Chissà che Jeremy Rifkin, nel prefigurare la sua economia dell'idrogeno, in fondo non abbia avuto una qualche ragione.

Fonte: www.europarl.europa.eu

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