sabato 28 febbraio 2009
venerdì 27 febbraio 2009
Caccia grossa in commissione ambiente
Ecco alcuni particolari:
giovedì 26 febbraio 2009
Nucleare a tutta birra ?
State tranquilli, è tutta fuffa, la situazione reale è ben diversa. Sono balle a 350 gradi.
mercoledì 25 febbraio 2009
Dissertazioni sul principio di precauzione
Pubblicato da Paolo Marani alle 8:57 AM 0 commenti
Etichette: epidemiologia, inceneritori, principio di precauzione, scienza
martedì 24 febbraio 2009
La nuova classe dirigente che avanza
Lasciamo perdere per il momento i suoi trascorsi giovanili in TV alla ruota della fortuna con Mike Buongiorno. Potete trovare in questo articolo di Panorama un profilo completo sul personaggio. Noi siamo interessati alle politiche ambientali, pertanto abbiamo provato a saggiarne la sensibilità in merito a questi temi. Volevamo valutarne il linguaggio e lo spessore, condividerne l'indole sorridente e positivista, apprezzarne la proprietà di linguaggio e l'uso accorto delle parole. Il nostro desiderio era quello di trovare finalmente un giovane competente, che con rinnovato impegno sapesse apportare un clima di fiducia costruttiva in un futuro fatto di sostenibilità e benessere. Cercavamo insomma un pensiero positivo di speranza, invece purtroppo abbiamo trovato questo:
L'inceneritore di Acerra, ad esempio, dovrebbe lavorare per ben 8 anni continuativamente solamente per smaltire le "ecoballe" accumulate, figuriamoci per risolvere il problema dei rifiuti alla radice. Come è possibile che Matteo Renzi proponga una soluzione così obsoleta, proprio in una terra che già presenta punte di eccellenza per una corretta gestione ambientale, come a capannori ?
Update: Neanche a farlo apposta, proprio oggi Matteo Renzi è rinviato a giudizio per ingiuria e diffamazione nei confronti dell'oncoematologa Patrizia Gentilini, dal Renzi pesantemente offesa verbalmente per avere evidenziato in diretta TV i pericoli causati dall'inquinamento e dalle combustioni. Ovviamente l'alfiere del PD non si è presentato davanti al giudice. In caso di riconoscimento dei danni morali ed esistenziali valutati in 250.000 euro, l'oncologa ha affermato che devolverà l'intera cifra alla ricerca sul cancro.
lunedì 23 febbraio 2009
Anche in Abruzzo parte il Porta a Porta
sabato 21 febbraio 2009
Dialoghi virtuosi, differita della tavola rotonda
venerdì 20 febbraio 2009
Il raggiro è sempre in agguato
Personalmente al supermercato non mi è mai capitato, ma mi capita assai sovente in altri ambiti, come nella telefonia, nelle spese bancarie di conto corrente, ma soprattutto nelle assicurazioni, dove non è raro trovarsi servizi (a pagamento) non richiesti inseriti unilateralmente per volontà divina.
Qualche giorno fa mi reco alla mia compagnia assicurativa a seguito di un sollecito postale di pagamento per scadenza della polizza, la cedola presentava quasi 80 euro in più di quanto normalmente ho sempre pagato ogni anno. Su due piedi ho pensato ad un rincaro inaspettato, considerata la mia permanenza in prima classe di merito mi sarei addirittura aspettato una riduzione del premio... invece. Vado alla sede e faccio la solita fila chilometrica per pagare.
Con modi piuttosto sbrigativi l'impiegata, appena ricevuti i dati anagrafici, mi stava già stampando il bollino per il rinnovo dell'assicurazione, quando sommerso da un dubbio atroce la interrogo in maniera impudente e parte il seguente colloquio:
Ma avete cresciuto il premio assicurativo per caso ?
Allora, vediamo, guardi ... sono state applicate delle condizioni per lei molto vantaggiose ... la sua polizza è stata aggiornata per un massimale di due milioni di euro, inoltre ha tutti i seguenti benefici: rimborso albergo, rimborso pasto se fuori città, traino gratuito in autostrada, auto sostitutiva di cortesia a prezzo agevolato, clausola che copre la sostituzione immediata del parabrezza, rimpatrio gratuito dall'estero, copertura per il danneggiamento accidentale della tappezzeria interna, trasporto all'officina da lei scelta anziché la più vicina, riparazione a domicilio, ...... seguono almeno altre 15 voci!
Ma io tutte queste cose non le ho mica chieste!
Ah vede, è la nuova normativa che entrerà in vigore dal prossimo anno, dalla sede centrale di Bologna ci hanno dato direttive ben precise di aggiornare tutte le polizze, il prossimo anno dovrebbe farlo comunque, lo sapeva ? e bla bla bla.
Scusi, se entra in vigore il prossimo anno, perchè mi aumentate la polizza ora ? E' davvero obbligatorio farlo ? Senza nemmeno chiedermelo ? Così vado a pagare quasi 80 euro di più!
L'impiegata ci pensa un po e poi mugugna... veramente, se proprio insiste le abbassiamo il massimale a solo un milione di euro, e le togliamo questo, quello, questo, questo poi quello ancora, però dovrà aspettare un bel po e rifare tutti i documenti con una mezza dozzina di firme, le conviene ?
Un po alterato gli dico - Mi scusi, a me serve la copertura della tutela legale, il massimale minimo obbligatorio per legge e il rimborso del danno da incidente stradale, non posso avere solo ed esclusivamente questo ?
Senza dare troppo nell'occhio, mi rifà in dieci minuti tutte le carte e mi consegna la nuova polizza, non prima di una serie interminabile di firme, senza proferire parola. Poi mi sono ricordato che l'anno scorso ci avevano provato nello stesso identico modo, sostenendo che stavano adeguando alle nuove disposizioni. Erano ovviamente frottole per circuire clienti babbei.
Morale, se vi aumentano inspiegabilmente la poliza assicurativa, il contratto internet, le spese telefoniche, le spese bancarie, andate fino in fondo! C'è un alta probabilità che stiano approfittando della vostra ignoranza in materia.
Non mi va di rivelare quale compagnia assicurativa mi ha fatto questo scherzetto, mi limiterò a dire che fa rima con Interpol !
giovedì 19 febbraio 2009
Lettera di Montanari a Veronesi
Da giorni sono tempestato da mail e da telefonate di persone che mi chiedono un’opinione su quelle che qualcuno definisce irrispettosamente comparsate e devo, pur riluttante, rispondere. A dare occasione a tutto questo è un breve video pubblicato da Piero Ricca nel quale lei si rende protagonista di una parte che, mi permetta, vista da fuori non suona propriamente dignitosa. Si guardi: trova tutto all’indirizzo www.pieroricca.org
Il motivo per il quale scrivo malvolentieri è il rispetto che mi è stato insegnato nei confronti della vecchiaia, per arzilla e a piedi caldi, come nel suo caso, che questa sia. E a ciò si aggiunge l’umana pietà che provo verso una persona certo sofferente in cuor suo per ciò che è costretto a mettere in scena e per l’inevitabile imbarazzo che una persona intelligente deve per forza sentire quando qualcuno gli fa sbattere il naso contro sue contraddizioni e non trova altra via d’uscita se non quella d’arrampicarsi goffamente su specchi sempre più scivolosi.
Molti ricordano la trasmissione televisiva (da alcuni aggettivata Faziosa) in cui lei sparò quell’ormai troppo famoso “zero” riguardante la nocività degl’inceneritori e in cui favoleggiò delle ricerche e dei “libri e libri” che, stando a lei, dimostrerebbero, venendo al sodo, come tutta la fisica, la chimica e la tossicologia che si trova da anni e anni su milioni di libri e libri crolli al cospetto del giuramento dei suoi “esperti”.
Chi siano questi esperti e quali siano le loro credenziali non è dato sapere né è dato sapere quali siano quelli che lei definisce “i nostri studi”. Che studi ha condotto lei, professore, se di polveri, per sua stessa ammissione, non capisce nulla? “Io non mi occupo di questa materia,” dice. Dunque, in base a che, se non ne sa nulla, se di questa materia non si occupa, può affermare pubblicamente che non sono in aumento i cancri intorno agl’inceneritori quando le ricerche epidemiologiche addirittura italiane la smentiscono? E che ne dice delle malattie cardiovascolari che incidono ben di più di quelle tumorali? E ha mai sentito parlare delle polveri come “endocrine disruptors” e, dunque, responsabili, ad esempio, di tiroiditi e di diabete? E della “burning semen disease” che ne dice? E delle malattie neurologiche come Parkinson e Alzheimer? E della stanchezza cronica? E del passaggio delle polveri da madre a feto con conseguenti aborti e malformazioni? Devo continuare? O ha voglia di dare un’occhiata a ciò che hanno fatto i suoi colleghi francesi?
“Io mi occupo di salute,” dice lei nell’intervista. In che senso lo faccia non ce lo rivela. “Ci deve credere”, continua poi, un po’ comicamente dopo aver confessato con tenero candore la sua incompetenza, quando la gentile intervistatrice le fa notare che c’è chi si fa bovinamente ipnotizzare dal professore in formato catodico che pontifica su tutto e che manco sa di che sta parlando per sua stessa ammissione. Ma qui, forse io sono ingenuo: lei conosce molto meglio di me il potere che i media assicurano sulle menti umane e di questo fa un pilastro della sua fortuna e di quella dei suoi numerosi sponsor milionari.
Caro professor senator Veronesi, lei si è sempre sottratto a qualsiasi confronto pubblico e, sollecitato dall’intervistatrice, non si è smentito nemmeno questa volta. “Io non vado a fare confronti,” mormora con tono paternalistico. Ma, professore, se lei avesse qualche consuetudine con la ricerca e, soprattutto, se alla ricerca riservasse un qualunque grado d’interesse che non fosse il suo ormai famoso zero, saprebbe che è proprio confrontandosi che ci si chiariscono le idee, che idee nuove sbocciano, che si mettono in evidenza i proprio errori… Senza confronto si rischia di diventare come lei, dei signori Lei-non-sa-chi-sono-io che si aggrappano grottescamente a quell’ipse dixit, morto solo ufficialmente ma ben vivo nella psicologia della massa, con cui la filosofia aristotelica fu deformata per secoli e che diede qualche grattacapo, tra gli altri, a tale Galilei da Pisa.
Un secolo e mezzo fa Rudolf Virchow, un suo collega tedesco di cui lei certo non ignora i meriti, dava del cialtrone a un tale chiamato Louis Pasteur, un chimico che, usando un microscopio, fondò una disciplina chiamata Microbiologia. Bene, Virchow, come non pochi suoi coevi, si vantava di non aver mai accostato l’occhio ad uno strumento così ridicolo come un microscopio e si faceva beffe di quel provincialotto francese che si trastullava a guardare insignificanti animaletti che si muovevano sul vetrino. Le ricorda qualcuno?
Suo
Stefano Montanari
Pubblicato da Paolo Marani alle 8:45 AM 0 commenti
Etichette: inceneritori, lettera aperta, Stefano Montanari, Umberto Veronesi
mercoledì 18 febbraio 2009
Una Parola
la parola è questa
nemmeno a sinistra, d'altronde, c'è un barlume di speranza
Fonte e foto: MenteCritica (su licenza Creative Commons)
martedì 17 febbraio 2009
Intervista al presidente di Hera di Forli-Cesena Paolo Talamonti
Presidente, i consumatori si lamentano delle tariffe dell’acqua a Forlì-Cesena (tra le più care d’Italia) e della qualità dell’acqua che è diversa da Comune a Comune.
Le contestazioni fatte più spesso alla nostra azienda sono queste:bollette elevate e acqua miscelata. Sono entrambe accuse prive di fondamento.
Soprattutto adesso, dal 1° gennaio 2009 infatti Hera ha ricevuto l’incarico da ATO1 di occuparsi solo della distribuzione dell’acqua e della raccolta e depurazione delle acque reflue. Questo diventa il nocciolo del servizio idrico integrato. In più Hera si occuperà della captazione e depurazione dell’acqua del sottosuolo.
Dal 1° gennaio si ha dunque un’azienda che possiede le fonti (Romagna Acque di intera proprietà dei Comuni) e un’azienda che distribuisce l’acqua (Hera, pro-tempore2. Noi siamo dunque solo i veicolatori dell’acqua. Cesserà finalmente la contesa che ci vede tirati in ballo sulla provenienza dell’acqua che riceveremo in punti di consegna prestabiliti alla quantità prestabilita dai Comuni. Noi ci occuperemo solo del trasferimento dell’acqua all’utente. Romagna Acque sarà il vostro nuovo interlocutore. Per quanto riguarda le tariffe, queste non le decide Hera ma ATO.
Mi scusi, ma ATO decide le tariffe sulla base di cosa?
Innanzitutto sulla base del servizio che deve essere remunerato (non lo era fino a 2-3 anni fa).Non si paga l’acqua - che è un bene pubblico - ma le spese del servizio che vanno rendicontate e controllate da ATO.
A ciò si aggiunge la quota parte di ammortamento degli investimenti chiesti sulla rete per opere di bonifica e di estensione.
Quel che chiedo è: come fa ATO a decidere come remunerare il servizio? Sarà Hera a dire quanto costa il servizio ad ATO.
Hera rendiconta le spese sostenute ad ATO che verifica, controlla.
Se poi non vuol credere che ATO controlli è un altro discorso, ma questo è il suo compito, verificare quanto rendicontiamo. Hera fa una rendicontazione seria e veritiera e ATO controlla.
Torniamo alle tariffe. Le due componenti delle tariffe sono dunque:
- il costo del servizio
- il costo degli investimenti
La ripartizione stessa è stabilita da ATO. Alcuni Comuni hanno deciso per tariffe agevolate, si tratta di una scelta politica in capo alle amministrazioni locali.
E poi non è vero che le tariffe a Forlì e Cesena sono le più care d’Italia, in alcune città d’Italia (Milano, Firenze) si paga di più, nella nostra regione a Ravenna si paga di più.
Per quanto riguarda gli investimenti Hera ha investito 70 milioni di euro negli ultimi 5 anni e nei prossimi 5 ne investirà altrettanti connessi soprattutto ai risanamenti (fognature e depurazione), investimenti che saranno rimborsati in quota parte da qui al 2023, quando scadrà l’appalto.
Cosa mi dice delle perdite che ammontano al 26%? L’anno scorso abbiamo rischiato il razionamento per la siccità, pensare che il 26% dell’acqua se ne va in perdite è un po’ irritante.
Per quanto riguarda le perdite il dato del 26% si riferisce alle perdite del Gruppo Hera. A Forlì sono solo del 18%. Bisogna poi distinguere tra perdite amministrative e fisiche. Le reali ammontano al 15% che è giudicato il massimo che in Italia si può sperare di raggiungere considerato che la media delle perdite è del 40%.
E delle tubature in cemento amianto? In due anni sono state ridotte solo di due punti percentuali.
Le tubature in cemento amianto, quelle le abbiamo ereditate dai Comuni che hanno scelto il cemento amianto piuttosto che altri materiali nel momento della costruzione delle tubature. Oggi ovviamente non lo si farebbe, ma via via che si rompono le sostituiamo. Consideri che le tubature sono ricoperte da uno strato di incrostazioni formatesi negli anni, incrostazioni che proteggono l’acqua nel passaggio lungo la rete. Le fibre di amianto sono pericolose se inalate. In ogni caso AUSL e ARPA ci hanno chiesto di monitorare se l’acqua presenta fibre di cemento amianto e le fibre non sono MAI state trovate.
Noi riceviamo dai Comuni le indicazioni su come e dove intervenire, le priorità dei Comuni di ATO ora sono altre: dobbiamo investire prioritariamente nei risanamenti
Ma parliamo della qualità dell’acqua. Ci piacerebbe poter rassicurare il consumatore sulla qualità dell’acqua del rubinetto anche per evitare alle famiglie - in momenti di crisi come quella attuale - di spendere soldi nell’acquisto di acqua minerale e di caraffe e sistemi filtranti che, oltre ad essere costosi, se non accuratamente puliti, possono addirittura peggiorare la qualità dell’acqua.
Se si bevesse acqua del rubinetto invece della minerale i consumatori risparmierebbero circa 250 euro l’anno, dai vostri calcoli.
Evitare l’acquisto di acque minerali significherebbe anche evitare tanto inquinamento derivante dai trasporti su gomma di tonnellate di bottiglie di plastica che, una volta svuotate, vanno ad aumentare il carico di rifiuti da smaltire. E’ un nonsenso, ma alimentato dalla scarsa fiducia nella bontà dell’acqua del rubinetto.
Negli ultimi tre anni l’acqua a Forlì e Cesena è molto migliorata. La riviera romagnola fino a dieci anni fa aveva un’acqua pessima, ora la sua acqua proviene al 100% da Ridracoli. Ma questo perché Cesenatico, per esempio, non ha fonti proprie utilizzabili. Dipende poi dallo stato delle reti. A Forlì, per esempio, non abbiamo un’unica rete ma un insieme di reti che sono state costruite nel tempo. In certe zone l’acqua era diversa rispetto a quella di altre, c’è una questione di conformazione del terreno, di pendenze. Abbiamo anche fatto studi dinamici sull’inversione del flusso delle acque. Da 3 anni la qualità dell’acqua di Forlì comunque è stata uniformata, abbiamo un monitoraggio completo della rete. L’acqua che entra nelle case di Forlì viene miscelata con quella della Diga a Monte Casale, poco distante dalla Diga. Poi stiamo costruendo un impianto di potabilizzazione a Cesena. Qui, rispetto a Forlì, l’acqua è più dura.
Mi allunga un foglio relativo al 2008 con le percentuali di miscelazione dell’acqua mese per mese a Forlì e a Cesena.
Ma se l’acqua è buona perché non trovate il modo per comunicarlo ai cittadini?Nel vostro sito web ci sono dati di un anno fa mentre i dati sulle emissioni dell’inceneritore sono aggiornati ogni mezz’ora e sono visibili anche dallo schermo touchscreen installato in Provincia. L’acqua è per noi importante quanto l’aria ed è importante che i dati siano aggiornati e soprattutto accessibili a tutti se si vuole che i cittadini consumino in modo veramente consapevole
Noi facciamo oltre 2000 prelievi di autocontrollo annui, ma non siamo tenuti a rendere i risultati pubblici. I nostri dati peraltro non dovrebbero aver importanza per voi, i dati ufficiali sono quelli di ARPA. Se lei va a comprare la carne chiede al macellaio se è di qualità? C’è l’AUSL che controlla.
Infatti gli scandali alimentari e le contraffazioni sono all’ordine del giorno…Ma perché questa differenza, scusi, tra i dati sull’aria e quelli sull’acqua? Anche i dati sulle emissioni sono dati di autocontrollo, anche per le emissioni i dati ufficiali dovrebbero provenire da ARPA.
E’ per un discorso di responsabilità sociale. Il nostro bilancio è certificato e ha ottenuto anche l’Oscar di Bilancio Società e Grandi Imprese per il 2007.
Anche per l’acqua dovrebbe valere lo stesso principio, altrimenti sono portata a pensare che per le emissioni si sia fatta un’operazione di immagine viste le polemiche che hanno infiammato Forlì per la costruzione del terzo inceneritore.
Ma i dati sull’acqua sono costanti. A cosa servirebbero? Dovrei poi avere una persona che mi aggiorna costantemente il sito con i dati di laboratorio. Comunque non si potrebbero avere dati aggiornati giornalmente, ci vogliono almeno 5 giorni per avere i risultati delle analisi.
Io personalmente bevo acqua di rubinetto per rispettare ll’ambiente, nonostante gli acquedotti siano cattivi comunicatori, Hera non si smentisce…
L’acqua del rubinetto è sicuramente più controllata delle acque minerali. Inoltre nelle minerali sono rilevati i parametri ma nulla si sa delle condizioni di imbottigliamento che influiscono molto sulla qualità dell’acqua, come la conservazione della stessa una volta imbottigliata.
Visto che l’acqua è un bene prezioso sarebbe bello che le amministrazioni locali, le scuole ecc. dessero il buon esempio e installassero tutti i frangigetto
Noi abbiamo regalato 144.000 kit frangigetto nel 2007 e fatto iniziative di vario genere soprattutto nelle scuole per educare le nuove generazioni al consumo responsabile. Ci sono associazioni che fanno queste cose? Certe associazioni ci contestano perché sono ideologizzate.
Dicendo questo mi allunga una serie di opuscoli informativi sulle buone pratiche
Beh sono iniziative lodevoli e apprezzabili, le associazione vorrebbero poter fare altrettanto ma non possiedono certo le risorse economiche di Hera.Poi diciamocelo,sono tutte iniziative che fanno parte di una strategia di costruzione del consenso intorno ad un’azienda che non riscuote fiducia nel territorio. Le iniziative inoltre testimoniano di uno sforzo dell’azienda ma non ci dicono nulla dell’impatto effettivo sui comportamenti quotidiani, del cambio di abitudini
Per ottenere questo ci vuole tempo e bisogna lavorare sulle nuove generazioni.
Su questo punto concordo
L’intervista finisce qui. Mi alzo, saluto e ringrazio per l’ora e mezza che il Presidente mi ha dedicato.
Mentre scendo le scale mi ricordo improvvisamente della domanda con cui avrei voluto chiudere l’intervista, ma che mi è rimasta nella penna: Ma lei, Presidente, beve acqua minerale o acqua del rubinetto?
Pubblicato da Paolo Marani alle 8:13 AM 0 commenti
Etichette: hera, Paolo Talamonti, qualità dell'acqua
domenica 15 febbraio 2009
Il potere del cemento a Cesena, un libro di Davide Fabbri
Da indiscrezioni ufficiose ma non ancora pubblicamente confermate, Davide si proporrà per la prossima tornata elettorale come candidato sindaco della città di Cesena. Credo che leggerò con interesse il suo libro, per il momento mi accontento della recensione.
Pubblicato da Paolo Marani alle 9:17 AM 0 commenti
Etichette: davide fabbri, recensione libro, Stefano Severi, verdi
sabato 14 febbraio 2009
venerdì 13 febbraio 2009
M'illumino di meno, anche a Forlì
Diretta Web - Dialoghi Virtuosi
Venerdì 13 Febbraio
Ore 18.00
APERTURA DEI DIALOGHI VIRTUOSI A LUME DI CANDELA
Saluto di apertura del Presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi Gianluca Fioretti e intervento telefonico di Piero Pelù. In contemporanea con l’iniziativa nazionale “M’Illumino di Meno”, promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 “Caterpillar”
- SALVATORE ZULLINO (Assessore all'ambiente di Melpignano) illustra il progetto di risparmio energetico sulla pubblica illuminazione messo in atto dal Comune
- RENATO PUNTIERI (Sindaco di Olivadi - CZ) illustra il progetto "Sole, ambiente, risparmio" per la diffusione di pannelli fotovoltaici tra la cittadinanza locale
- INTERVENTI DEI RAPPRESENTANTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DEI COMUNI VIRTUOSI sui progetti attuati e vetrina espositiva delle attività svolte dai Comuni Virtuosi in difesa dell’ambiente
Ore 20,30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO "DePilLiamoci. Liberarsi del PIL superfluo e vivere felice" Sarà presente l'autore Nello De Padova
Sabato 14 Febbraio
Ore 10.00
“STRATEGIA RIFIUTI ZERO, UTOPIA IN AZIONE”
Convegno internazionale per dimostrare che è possibile, conveniente e in corso di sperimentazione un’alternativa concreta all’incenerimento dei rifiuti
GOVERNO DEL FARE - Presentazione dei progetti più significativi attuati nei Comuni Virtuosi Relatori:
* FRANCESCO COMOTTO - Sindaco di Settimo Rottaro (Torino)
* MARCO BOSCHINI - Coordinatore dell'Associazione ed assessore del Comune di Colorno (Parma)
* ALESSIO CIACCI - Assessore all'Ambiente del Comune di Capannoni (Lucca)
* EZIO ORZES - Assessore all’Ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi (Belluno)
* MANUELA RUGGERI - Assessore all’Ambiente del Comune di Monte San Pietro (Bologna)
* LAURA PUPPATO - Sindaco del Comune di Montebelluna (Treviso)
* PATRIZIA GENTILINI - Associazione Medici per l'Ambiente ISDE
* ALEX MINUZZO - Responsabile del Centro riciclaggio di Vedelago (Treviso)
* Intervento in collegamento telefonico e video di BEPPE GRILLO
* Intervento in collegamento video di ROSSANO ERCOLINI, coordinatore della rete nazionale Rifiuti Zero
Ore 15.30
“VIAGGIO NELL'ITALIA DEI COMUNI A 5 STELLE”
Presentazione e proiezione in anteprima di un estratto del documentario prodotto dall'Associazione e relativo al Premio nazionale dei Comuni a 5 stelle
Ore 16.00
TAVOLA ROTONDA: Istituzioni, impresa e giornalismo a confronto
Moderato da
- SANDRO RUOTOLO, noto giornalista della trasmissione televisiva di Rai 2 "Anno Zero"
Il dibattito vedrà gli illustri interventi di:
- NICHI VENDOLA, Presidente della Regione Puglia
- GIANLUCA FIORETTI, Presidente dell'Associazione Comuni Virtuosi e Sindaco di Monsano (AN)
- SERGIO BLASI, Sindaco di Melpignano (LE)
- SEBASTIANO VENNERI, Vice segretario nazionale di Legambiente
- MAURIZIO PALLANTE, Presidente del Movimento per la Decrescita Felice
- PARIDE DE MASI, Responsabile Nazionale Ambiente per Confindustria
Domenica 15 Febbraio
Ore 9.30
ASSEMBLEA DELL'ASSOCIAZIONE COMUNI VIRTUOSI
Chiusura lavori
Pubblicato da Paolo Marani alle 10:21 AM 0 commenti
Etichette: Comuni Virtuosi, Diretta Web, Marco Boschini
giovedì 12 febbraio 2009
Bicentenario di Charles Darwin
Update: Piergiorgio Odifreddi terrà oggi a Torino dalle ore 17.45 una conferenza pubblica su Darwin, è possibile seguire l'evento in diretta streaming.
Pubblicato da Paolo Marani alle 3:31 PM 0 commenti
Etichette: biologia, Charles Darwin, creazionismo, evoluzionismo
Dialoghi virtuosi in diretta Web
Pubblicato da Paolo Marani alle 12:48 PM 0 commenti
Etichette: Comuni Virtuosi, dibattito pubblico, Marco Boschini
Il nuovo impianto di compostaggio della Busca di Cesena
Quanta energia elettrica produrrà l'impianto ?
Hera dice che produrrà il 10% dell'energia per Cesena, afferma il falso ?
Ovvio che è falso, ma una affermazione del genere va dimostrata, cerchiamo pertanto i ricavare insieme quanto può davvero contribuire questo impianto al fabbisogno di elettricità di una città come Cesena.
Un Megawatt sarebbe per l'articolo un GIGANTESCO contributo alla produzione di energia rinnovabile.... esistono oggi in commercio generatori eolici di pezzatura medio/piccola che arrivano tranquillamente a 1MW e oltre, pertanto l'intero impianto equivale circa ad una singola pala eolica di medie dimensioni! (che però sconta ovviamente l'intermittenza del vento in ore equivalenti di funzionamento all'anno).
1 MW, supponendo che l'impianto funzioni in media circa 8000 ore all'anno, equivalgono a circa 8000MWh di energia elettrica prodotta in un anno.
Il consumo medio di una famiglia di 4 persone dovrebbe essere attorno ai 4 MWh, (dati del gestore nazionale) pertanto basta una semplice divisione per arrivare a 8000 / 4 = 2000 famiglie equivalenti composte da 4 persone.
8000 persone sono effettivamente poco meno del 10% della popolazione di cesena, però NON SI SONO TENUTI IN CONTO I CONSUMI DELLE AZIENDE. Queste incidono per ben oltre il 50% dei consumi elettrici complessivi di una città, il fabbisogno totale non può quindi essere ridotto ad una stima sulle sole bollette energetiche da abitazione civile. Occorre quindi rifare questo calcolo in un modo più accurato.
Come calcolare correttamente il contributo elettrico dell'impianto della Busca ?
I Dati di Agess sono stati prelevati dal Piano Provinciale Energetico 2007 e sono comprensivi dei dati aggregati dell'intera provincia di Forlì/Cesena. I dati della sola città di Cesena non sono disponibili, però è possibile scorporarli in proporzione al numero degli abitanti, ipotizzando una ripartizione omogenea nel territorio delle attività industriali e civili.
La provincia di Forlì/Cesena ha circa 385'000 abitanti.
I consumi elettrici per il 2007 sono stati di circa di 1900 GWh.
Questi sono suddivisi in 24% uso civile, 12% uso agricolo, 31% terziario, 34% industria.
Considerando il consumo totale dell'energia, sia per uso abitativo che industriale che agricolo, ogni abitante ha bisogno quindi mediamente di 1900000 MWh / 385000 = poco meno di 5 MWh all'anno per mantenere il suo stile di vita.
Precedente, avevamo stimato in base ai consumi domestici medi che occorrevano circa 1MWh per ogni utenza civile, mentre dalla ripartizione dei consumi totali risultano 5MWh come appena calcolato sopra, questo è in accordo con la quota stimata del 20-25% di energia totale destinata alle sole abitazioni. Pertanto possiamo affermare che:
Ogni cittadino ha bisogno di 1 MWh da consumare in casa più altri 4 MWh che l'industria, l'agricoltura, il terziario consumano per lui automaticamente.
E' un dato impressionante!
Ma torniamo a Cesena, arrotondiamo gli abitanti a 95'000
Cesena consuma da sola all'incirca 1900000 MWh / 385000 * 95000 = 470000 MWh
L'impianto a Biogas produce circa 8000 MWh, pertanto la quota che viene coperta è
8000/x * 100 = 470000 --> x = 8000/470000 * 100 = 1,7 %
Volete mettere dire che questo impianto, costato più di 7 milioni di euro, produce il 10% del fabbisogno di Cesena, rispetto ad un misero 1,7% ???
Pubblicato da Paolo Marani alle 8:45 AM 0 commenti
Etichette: compostaggio, energia elettrica, hera, Romagna Compost
mercoledì 11 febbraio 2009
Strappiamoli tutti, questi alberi maledetti!
Aggiornamento:
martedì 10 febbraio 2009
L'energia è sempre pulita per definizione
Il gruppo Hera è sensibile al tema dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (...) Impegnata già da diversi anni nella produzione di energia da fonte rinnovabile, Hera ha generato quasi 430.000 MW/h di energia pulita nel 2007 (...) Fotovoltaico, micro-idroelettrico e compostaggio sono le tre tecnologie relative ai nuovi impianti ad energia rinnovabile che Hera ha realizzato nel territorio di Forlì-Cesena.
Energia da fonti rinnovabili, energia pulita, un tripudio di micro-idroelettrico, fotovoltaico, biogas, chi più ne ha più ne metta, fino a 430 Gigawattora ! Davvero encomiabile non potrebbe che pensare il lettore medio del carlino.
300 GWh
81 GWh
21 GWh
11 GWh
8 GWh
0,2 GWh
0,5 GWh
Pubblicato da Paolo Marani alle 11:06 AM 0 commenti
Etichette: energia elettrica, energie rinnovabili, hera
lunedì 9 febbraio 2009
Cambiamenti climatici, l'irreversibile leggerezza dell'essere
Secondo l'articolo i cambiamenti climatici indotti dalle emissioni di CO2 sono in larga parte irreversibili, almeno sulla scala temporale di un millennio.
In parole povere, le scelte che faremo nei prossimi decenni influenzeranno il pianeta e i nostri discendenti in saecula saeculorum.
Il motivo è illustato da questi due grafici. In alto si vede l'andamento futuro della CO2 in atmosfera ipotizzando che cresca al ritmo attuale del 2% all'anno fino a raggiungere livelli massimi di 450, 550, 650,750, 850 e 1200 ppm.
Dopo il picco si suppone che le emissioni si interrompano. Naturalmente non si tratta di previsioni realistiche, ma semplicemente di scenari volti a illustrare la risposta del sistema atmosferico. Dopo la fine delle emissioni la CO2 atmosferica decadrà perchè verrà assorbita dagli oceani, ma molto lentamente. Alla fine del millennio si prevede che rimanga ancora intorno al 40% del valore raggiunto al picco (meno il valore preindustriale di 280 ppm).
La temperatura continuerà a salire fintanto che le emissioni proseguiranno, ma dopo la loro eventuale interruzione non scenderà (grafico in basso, le curve hanno colori corrispondenti a quelli del grafico in alto).
Questo è un risultato della massima importanza. Se smettiamo di emettere CO2, la temperatura non scenderà per almeno mille anni. Ci aspetteremmo che la riduzione della CO2 dovrebbe ridurre il forcing radiativo e quindi almeno in parte la CO2, ma purtroppo non è così,perchè questo effetto verrà compensato dalla minore disponibilità degli oceani ad assorbire il calore dell'atmosfera.
Parlando in soldoni, il succo è questo:
I cambiamenti climatici ed il relativo innalzamento di temperatura accenderanno a breve un dibattito mondiale per stabilire se saranno o meno un disastro per l'umanità, oppure banalmente uno stato anomalo a cui l'umanità finirà per adattarsi. In ogni caso, le decisioni che prenderemo adesso avranno influenza per i prossimi mille anni e oltre, il danno già causato sarà pertanto irreversibile.
Siamo disposti a scommettere ora se vale la pena di intervenire oppure no ? Anche senza la matematica certezza che la situazione sia grave, siamo disposti a correre questo rischio sulle spalle dell'intero futuro dell'umanità ?
Saremo in grado noi tutti di sollevare lo sguardo dalle nostre preoccupazioni immediate ed effimere per preoccuparci del futuro ?
(1) PNAS 106,1704 (2009). L'articolo era stato già annunciato una decina di giorni fa sul sito NOAA, ma la versione integrale è disponibile solo da qualche giorno.
Leggi l'intervista alla Dr.a Solomon in occasione della presentazione del rapporto IPCC (febbraio 2007).
Fonte: EcoAlfabeta
Pubblicato da Paolo Marani alle 4:42 PM 0 commenti
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